Lo storico evento in onore dell’arciduca Ferdinando Carlo d’Austria e della consorte Anna de’ Medici. In campo 300 giocatori di tutti i ceti sociali.
Lucca – Il 18 gennaio del 1662 la città di Lucca attendeva un grande evento: la visita dell’arciduca Ferdinando Carlo d’Austria e d’Innsbruck (1628-1662). L’illustre ospite, atteso assieme alla consorte Anna de’ Medici e alla figlia Claudia Felicita, venne ospitato nei palazzi Buonvisi e Busdraghi e per intrattenerlo si decise di organizzare una spettacolare partita calcio, pratica che all’epoca a Lucca vantava già una tradizione importante e un’ampia legislatura che ne regolamentava lo svolgimento.
Questo lo scenario a cui si ispira la mostra Nobili svaghi. Il gioco del calcio. Lucca 1662, che da oggi 25 novembre al 7 gennaio 2024 esporrà nella Chiesa di San Franceschetto lo splendido dipinto in cui il pittore lucchese Camillo Ciai immortalò la storica partita di calcio. Ideata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ha recentemente acquistato l’opera e deciso di condividerne la bellezza e la singolarità, l’esposizione ci racconta un avvenimento molto particolare e, attraverso di esso, la Lucca del XVII secolo tra curiosità, costumi, e divertimenti.
Calcio a Lucca, le partite durante il Carnevale
Le partite di norma si svolgevano durante il Carnevale, nella zona denominata ‘Piaggia Romana’, un’area di forma triangolare, a ridosso delle mura rinascimentali, più o meno corrispondente all’attuale Orto Botanico. Due squadre di circa 150 giocatori ciascuna, con ruoli diversi e partecipate da tutti i ceti sociali, lottavano per riuscire a lanciare la palla oltre il fondo del campo avversario o saltarvi con la sfera in mano. Come anche la rappresentazione del Ciai ci racconta gli incontri si trasformavano in pretesto per vendette e regolamenti di conti, tanto che già 1608, il Governo della città autorizzava e monitorava lo svolgimento delle partite.
La tela di Camillo Ciai presenta quella specifica partita del 1662 incorniciata in un sipario teatrale. Vi sono riconoscibili le Mura, il Baluardo di San Regolo, lo sfarzoso allestimento, scene gustose con personaggi quasi caricaturali che caratterizzavano queste occasioni e, sulla destra, l’ospite, Ferdinando Carlo, in piedi per meglio assistere al gioco. Una tela da godere in tutta la sua interezza, nella miriade di dettagli e scenette che dovevano solleticare lo sguardo del committente, lo stesso arciduca che aveva voluto per sé questa gigantesca “cartolina ricordo”.
Camillo Ciai, un pittore allora illustre ma oggi poco conosciuto
La mostra è però anche l’occasione per ricordare il pittore, Camillo di Giovan Battista Ciai, fiorentino di nascita e operante nella Repubblica di Lucca nella seconda metà del Seicento, di cui si hanno notizie scarse. Di lui conosciamo altre opere lucchesi, in San Frediano, in San Romano ma anche sparse nelle chiese del territorio, a testimonianza di un prestigio personale profondamente radicato in tutta l’area.
L’esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Paola Betti.
Informazioni
Nobili svaghi. Il gioco del calcio. Lucca 1662
Lucca, Chiesa di San Franceschetto
Dal 25 novembre al 7 gennaio 2024
Orario: sabato e domenica dalle 10 alle 19
Aperture straordinarie: venerdì 8 dicembre e martedì 26 dicembre, dalle 10 alle 19; domenica 31 dicembre, dalle 10 alle 17.
Informazioni: www.fondazionecarilucca.it