Louis Dassilva, dall’interrogatorio sulla morte di Pierina nessuna confessione

Davanti al pm di Rimini il 34enne, accompagnato dal suo avvocato, ha risposto alle domande ma la verità sull’omicidio è ancora lontana. Tra 3 giorni l’incidente probatorio.

Rimini – Nessuna confessione. Nel Palazzo di giustizia, blindato a Rimini per l’interrogatorio di Louis Dassilva, l’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli avvenuto lo scorso 3 ottobre, il 35enne metalmeccanico senegalese è arrivato poco prima delle 10 di questa mattina, accompagnato dal suo avvocato Riario Fabbri e e la consulente Roberta Bruzzone. Ai tantissimi cronisti che lo hanno seguito fino all’ingresso non ha detto nulla, evitando le domande e rimanendo il silenzio. E lo stesso è avvenuto quando è uscito.

Al contrario di quanto molti si aspettavano, e di come era trapelato alla vigilia dell’interrogatorio, oggi il metalmeccanico 35enne non si è avvalso della facoltà di non rispondere: ha parlato con gli inquirenti della squadra mobile e con il sostituto procuratore Daniele Paci. Ancora non si sa cosa abbia detto esattamente Dassilva, ma una cosa è certa: dopo 8 lunghe ore di interrogatorio non ha confessato. Secondo indiscrezioni, l’indagato si sarebbe limitato a puntualizzare alcune affermazioni già rilasciate in passato, quando era stato sentito come persona informata sui fatti.

Louis Dassilva,
Louis Dassilva, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli

L’accusa a carico di Dassilva è di omicidio volontario con una serie di aggravanti esclusa la premeditazione. Secondo l’accusa sarebbe lui l’uomo che la sera del 3 ottobre scorso nel seminterrato di via del Ciclamino 31 ha ucciso con 29 coltellate Pierina. E lo avrebbe fatto con un coltellaccio da cucina dotato di lama di almeno 15 centimetri, per cui oltre all’omicidio volontario, il senegalese deve rispondere anche del porto di armi fuori dalla propria abitazione

Il cambio di strategia difensiva, che alla vigilia dell’interrogatorio sembrava escludere la collaborazione con la procura, potrebbe essere legato alla notizia di un imminente nuovo interrogatorio di Manuela Bianchi, nuora di Pierina e ritenuta l’amante di Dassilva. Intanto il giudice per l’indagini preliminari, Vinicio Cantarini, ha fissato per il 28 giugno l’udienza per l’incidente probatorio come richiesto dalla difesa dell’indagato. Si terrà in tribunale a Rimini. Venerdì il gip darà incarico a un consulente per l’espletamento dei test irripetibili sui reperti della scena del crimine.

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