Si è aperto a Catania il processo per il 26enne imputato “clone”. L’avvocato Fiumefreddo: “Dietro di lui un pericoloso intreccio di siti da analizzare“.
Catania – Ci sarebbe l’ombra degli hacker russi sul profilo clonato del noto nutrizionista Giorgio Calabrese, con l’escamotage delle diete miracolose. Un retroscena emerso nel processo che vede imputato, con citazione diretta, un giovane acese di 26 anni che si è sostituito virtualmente al professore, vestendo i suoi panni e approfittando della fama dello stesso per un business milionario. In particolare, la faccia di Calabrese è stata associata – ovviamente a sua insaputa – ad un prodotto che prometteva risultati strabilianti per tornare in forma. Quando il nutrizionista ha scoperto la macchinazione ai suoi danni ha denunciato tutto alla polizia postale.
Dopo una serie di indagini i poliziotti sono risaliti al ragazzo, ma c’è di più. Dietro la clonazione del profilo del dottore della dieta mediterranea ci sarebbe un immenso e collaudato sistema internazionale che serpeggia online e che viene mosso dagli hacker russi. Calabrese si è costituito parte civile nel processo, con l’avvocato Antonio Fiumefreddo e il collega fiorentino Massimiliano Annetta. Fiumefreddo, nel processo che si è aperto di fronte ai giudici del Tribunale monocratico di Catania, ha puntato soprattutto a dimostrare come questa “macchinazione” abbia leso l’immagine e la reputazione di un professionista di fama mondiale.
Ma quello che inquieta di più, ha fatto notare il legale catanese, è “l’intreccio di siti russi da cui arrivano le proposte di acquisto e sui quali va fatta una indagine approfondita. Soprattutto per capire se in questo particolare momento storico questo sistema serva a raccogliere denaro per scopi illeciti”. Al di là degli sviluppi che potrebbero assumere nel processo una portata internazionale, Fiumefreddo ha fatto notare, oltre al danno all’immagine subìto da Calabrese, anche le pericolose conseguenze in termini di salute per gli utenti che hanno acquistato il miracoloso prodotto dimagrante. Un vero e proprio “abuso della fede pubblica”, e una seria “minaccia” alla salute di navigatori del web ignari della truffa.
Dietro alla “macchina” truffaldina dietro cui potrebbe nascondersi la minaccia russa, pare ci sia un sistema ben collaudato con un call center che ha superato la “prova” della polizia postale: seguendo l’ordine del prodotto è sbarcata addirittura in Slovenia, e in pochi giorni il “barattolone miracoloso” è arrivato a destinazione. Da Catania ora attraverso il processo al giovane acese potrebbe essere scoperchiato il vaso di Pandora arrivando così a smascherare i volti di questa organizzazione. Il processo è stato aggiornato al 31 ottobre, quando verranno ascoltati i primi 4 testimoni della Procura.
In rete, già dal 2019 circolavano post e articoli sul metodo innovativo per dimagrire che per promuoversi utilizzava come testimonial l’immagine del medico nutrizionista. Era tutto falso, una pubblicità ingannevole, realizzata con spezzoni di filmati e interviste che hanno associato il nome di Calabrese a gocce dimagranti, facendo passare il professore come sponsor del prodotto. Una truffa arrivata anche in tv, in trasmissioni come “Striscia la notizia” e “Porta a porta”. Poi la denuncia alla polizia postale e le parole stupite e rabbiose del nutrizionista subito dopo i fatti:
“In 42 anni di onorata carriera non mi sono mai espresso a favore di aziende o prodotti – ha detto Calabrese – non ho mai prestato la mia professionalità per sponsorizzare marchi, non ho mai prestato il fianco a pubblicità. Non so chi siano questi signori, non conosco il prodotto in questione, non so cosa possa essere e non ho mai rilasciato pareri scientifici. Potrebbe trattarsi di acqua fresca, come di sostanze pericolose per la salute“. E tramite i social, questa volta con il vero profilo, Calabrese ha rivolto un appello accorato: “State attenti, non fidatevi mai. Non cadete nei tranelli. I farmaci non devono essere acquistati on line, devono essere prescritti da un medico e acquistati in farmacia. Bisogna fare attenzione e rivolgersi a specialisti, sempre“.