La 17enne era fuggita con la famiglia da guerra e terremoto: fu rapita, stuprata e abbandonata in un distributore da due un afgano e un pakistano.
Lodi – Quasi un anno fa, il 30 maggio dello scorso anno, una ragazza di 17 anni, di origine siriana, venne trovata, sola e sotto choc, nel piazzale di un distributore alla periferia di Lodi, non lontano dalla tangenziale. Era stata stuprata e abbandonata da due trafficanti che avrebbero dovuto portarla insieme alla famiglia in Germania. La giovane e i suoi erano giunti in Italia dalla Turchia, fuggendo dalla guerra e dal terremoto che flagellavano la Siria.
Nel corso del viaggio, varcato il confine italiano, il padre e il fratello erano stati abbandonati nei pressi di una piazzola di sosta dell’autostrada in provincia di Udine, mentre il resto del nucleo familiare, a bordo dell’altra autovettura, era stato condotto presso una zona rurale in provincia di Reggio Emilia, da dove la giovane, con un pretesto, era stata poi allontanata e condotta presso un’altra abitazione.
Qui la 17enne era stata poi violentata e picchiata dai trafficanti e costretta a chiedere al padre una somma di denaro per la sua liberazione. Avvenuto il pagamento del riscatto, era stata abbandonata nel distributore alla periferia di Lodi.
La Squadra Mobile di Lodi, coordinata dalla Procura di Bologna, è riuscita a risalire all’identità dei due trafficanti, un afgano e un pakistano. Entrambi sono stati arrestati. Ancora ricercata una donna di origine albanese.