Brutta disavventura occorsa a un uomo che, allarmato da una finta telefonata di una società di gestione di carte di credito, ha fornito i codici di accesso, vedendosi sottratti soldi dal conto corrente.
Lodi – La Squadra Mobile della Questura, a seguito di complessa indagine conclusasi nei giorni scorsi, ha individuato e denunciato gli autori di una truffa compiuta in danno di un residente in questa provincia. L’uomo ha denunciato di aver ricevuto una telefonata da parte di un sedicente operatore di una società di gestione della sua carta di credito che riusciva, carpendo la fiducia dell’interlocutore, a farsi indicare i codici di accesso della sua carta, utilizzati immediatamente dopo per effettuare transazioni di denaro per un importo di circa 2.000 euro.
Le indagini subito avviate dalla polizia hanno evidenziato che detto denaro era confluito in un conto corrente acceso presso un istituto bancario “online”. Ulteriori approfondimenti hanno consentito di accertare che detto conto era stato aperto utilizzando documenti falsi, intestato fittiziamente ad una persona di fatto inesistente.
I truffatori, nel dettaglio, utilizzavano un modus operandi che consisteva nel mettere in allarme la vittima circa l’esistenza di transazioni “strane” riconducibili a luoghi in cui egli non era mai stato (nel caso in specie dei pagamenti effettuati in territorio elvetico) e invitandolo dunque, al fine di chiarire la situazione e “stornare” le operazioni illecite asseritamente compiute, a fornire i suoi dati personali ed i codici d’accesso.
Tutto ciò avveniva “in diretta”, ossia la vittima era invitata a fornire detti codici mentre il falso operatore, a sua detta, li inseriva nel sistema per “bloccare” in tempo reale la carta, puntualizzando che al termine delle operazioni egli avrebbe ricevuto un sms di conferma del buon esito dell’operazione. Il brusco interrompersi della telefonata all’ultimo numero dettato e il mancato arrivo dell’sms di cui sopra hanno insospettito la vittima che, successivamente, ha contattato il numero verde del “vero” servizio clienti ricevendo conferma che il precedente interlocutore era in realtà un truffatore che aveva carpito la sua fiducia.
L’attività d’indagine svolta ha consentito di individuare, oltre all’autore materiale della truffa “online” (deferito altresì per sostituzione di persona e per la contraffazione dei documenti utili all’apertura del conto), anche i soggetti beneficiari delle somme sottratte. Complessivamente sono state denunciate all’A.G. 4 persone tutte residenti in provincia di Napoli; 3 di questi annoverano già a proprio carico precedenti di polizia specifici per svariate truffe perpetrate con il medesimo modus-operandi.
La Polizia di Stato di Lodi sensibilizza i cittadini a prestare la massima attenzione a whatsapp, mail e telefonate, che ingenerano dubbi sulle loro autenticità, perché potrebbero celare l’azione di malintenzionati truffatori.