Imprenditore di Cassino per dodici anni ha prestato denaro a tassi d’usura a commercianti in difficoltà. A giugno era stato condannato a 4 anni e due mesi di carcere.
Frosinone – Oltre 4,7 milioni di patrimonio confiscati dai finanzieri ad un imprenditore di Cassino condannato per usura, estorsione e abusiva attività finanziaria.
Il Tribunale ha disposto, inoltre, la misura della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per un periodo di tre anni. Questo provvedimento è il risultato di un’attività di indagine patrimoniale complessa, condotta dalle Fiamme Gialle di Cassino e delegata dalla locale Procura, che ha messo in evidenza una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imprenditore e il patrimonio mobiliare e immobiliare a lui riconducibile, sia direttamente che tramite prestanome.
Le indagini penali avevano già rivelato che l’imprenditore, per oltre dodici anni, aveva praticato usura e estorsione su decine di vittime, per lo più commercianti in evidente stato di bisogno, aggravato dalla crisi economica connessa alla pandemia e alla crisi energetica. L’imprenditore aveva stabilito un centro operativo in una delle sue attività commerciali, dove avvenivano le erogazioni di denaro.
A conclusione di queste indagini, nel mese di gennaio 2023, il Gip aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare per gli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore, oltre a un decreto di sequestro preventivo delle disponibilità finanziarie e di un ingente patrimonio immobiliare.
Nel mese di giugno, il Tribunale di Cassino ha emesso una sentenza di condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione, ordinando la confisca dei beni e delle disponibilità finanziarie sottoposte a sequestro. Con il provvedimento del Tribunale Misure di Prevenzione, è stata attuata la confisca di un patrimonio mobiliare e immobiliare costituito da 11 locali commerciali, 9 appartamenti, 6 locali ad uso garage e/o deposito, 5 terreni, 2 autovetture e disponibilità finanziarie per circa 375.000 euro. In aggiunta, sono state confiscate anche due attività commerciali situate nel centro cittadino, attive nel commercio di prodotti ittici, nella ristorazione e nella locazione immobiliare.