Tentato omicidio a Gallarate: giovane straniero aggredisce un connazionale con spray e coltello. Fermato dalla Polizia, è in carcere.
Varese – Attimi di violenza nel tardo pomeriggio di ieri, 26 giugno, nei pressi della stazione ferroviaria di Gallarate, dove un giovane straniero è stato accoltellato più volte da un connazionale al culmine di una lite scoppiata per futili motivi. La Polizia di Stato ha arrestato il presunto aggressore con l’accusa di tentato omicidio.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato di Gallarate, l’aggressore avrebbe prima colpito la vittima con uno spray al peperoncino, accecandolo, per poi tornare dopo pochi minuti con un coltello a serramanico. Con l’arma avrebbe inferto diversi fendenti al petto, alla schiena e alla parte superiore del corpo del giovane, lasciandolo a terra sanguinante prima di fuggire a bordo di un monopattino elettrico.
A dare l’allarme è stato un amico della vittima, che ha assistito alla scena e ha fornito ai poliziotti una descrizione dettagliata dell’aggressore, risultata poi fondamentale per l’identificazione. Decisivo anche il supporto delle telecamere di videosorveglianza comunali, che hanno documentato l’intera dinamica.
Identificato e arrestato il presunto autore
Il sospettato, già noto per reati legati a droga, violenza e patrimonio, è stato rintracciato poco dopo presso l’abitazione di un’amica. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di uno spray al peperoncino compatibile con quello usato nell’aggressione e 100 grammi di hashish.
Il giovane è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio e trasferito in carcere in attesa della convalida della misura da parte del giudice. Su di lui pendeva anche un recente provvedimento di DASPO “fuori contesto” emesso dal Questore di Varese, volto a impedirgli l’accesso a determinate aree pubbliche per motivi di sicurezza.
La vittima è stata soccorsa dal personale sanitario e portata in ospedale. Le sue condizioni, pur gravi, non sarebbero al momento tali da far temere per la vita.