Nuovi accertamenti hanno rivelato delle incongruenze tra i tabulati telefonici e quanto rimasto in memoria sul cellulare della vittima.
Trieste – Una chiamata cancellata con l’amante Claudio Sterpin e altri dati presenti nei tabulati telefonici ma non nella memoria dell’IPhone della vittima riaccendono il giallo della morte di Liliana Resinovich, la donna triestina, prima scomparsa e poi trovata cadavere nell’inverno del 2021.
Le anomalie sono state rilevate nel corso di ulteriori accertamenti tecnici sul cellulare, un IPhone, che apparteneva alla vittima, controlli aggiuntivi disposti della Procura in seguito ad una specifica richiesta da parte dell’avvocato del fratello della vittima, Nicodemo Gentile “tendente a verificare – spiega il legale – le cause dell’attivazione della segreteria telefonica in data 14/12/2021 alle ore 10.56”. Secondo Gentile “gli esperti hanno riscontrato una anomala discrasia tra quanto risultante dai tabulati telefonici e telematici e quanto è stato memorizzato dal dispositivo”.
Il 14 dicembre del 2021 è una data centrale dell’inchiesta, perché è il giorno della scomparsa di Liliana. Sempre l’avvocato Gentile riferisce che tra le 11:24 e le 13:06 del 14 dicembre – quando Liliana era uscita lasciando il telefono a casa – dai tabulati risulterebbe dell’attività, mentre sul telefono non sarebbe rimasta traccia. Inoltre risulterebbe cancellata anche la chiamata delle 8:22 tra Liliana e l’amante Claudio Sterpin.
Le incongruenze tra i tabulati e la memoria del cellulare potrebbero accreditare l’ipotesi di un possibile tentativo di manomissione e occultamento delle prove da parte di una seconda persona. Circostanza che aprirebbe un nuovo capitolo del giallo ancora irrisolto.