L’ex super pentito di ‘ndrangheta Franco Pino torna in carcere

Arrestato dai carabinieri di Trento, dovrà scontare 8 anni per l’uccisione 40 anni fa di Francesco Lenti e Marcello Gigliotti a Cosenza.

Cosenza – Torna in carcere Franco Pino, uno dei primi capi della ‘ndrangheta a collaborare con la giustizia. I carabinieri del Comando provinciale di Trento hanno reso esecutivo il provvedimento di condanna definitiva inflitta a Pino per il duplice omicidio Lenti-Gigliotti. Infatti, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 8 anni di carcere per l’assassinio di Marcello Gigliotti e Francesco Lenti, due picciotti della ‘ndrangheta cosentina uccisi nel 1986. I due giovani erano considerati sodali del clan Pino-Sena.

Fu lo stesso Franco Pino, nel giugno del 2019, a raccontare ai giudici della Corte d’Assise di Cosenza perché i boss decisero di ammazzare i due ragazzi. Quel giorno, Pino ha ricostruito anni di ndrangheta cosentina, quella che “non si occupava di droga” ma che aveva delle regole, che “ammazzava e sparava per uno sgarro”, che era attenta alle spartizioni delle rapine. Ma soprattutto quella che riconosceva i capi, ecco perché – a suo dire – uno di quei picciotti “è stato ammazzato: perché era una testa calda e quindi andava eliminato”. E lui, il boss dagli occhi azzurri, non aveva la forza di opporsi all’altro capo. Per cui diede quell’ordine dal carcere: “Fatelo”, decretando la tragica morte di due giovani che, però, serviva per “ripristinare l’ordine e far capire chi comanda”.

Per il duplice omicidio Lenti-Gigliotti sono stati condannati all’ergastolo altri tre esponenti della ‘ndrangheta cosentina, ovvero Francesco Patutucci, Gianfranco Bruni e Gianfranco Rua’.

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