All’interno di un locale alcuni controlli operati nel corso della recente celebrazione del genere femminile, hanno permesso di individuare oltre 30 persone senza regolare contratto di lavoro.
Lecce – In occasione della “Festa della donna”, i finanzieri appartenenti al Gruppo di Lecce hanno effettuato un’attività finalizzata al contrasto del “sommerso da lavoro” e alla tutela delle imposte in materia di pubblici spettacoli. In particolare, le Fiamme Gialle salentine hanno eseguito un controllo all’interno di un ristorante/discoteca ubicato in Surbo (LE) che ha consentito di rilevare 33 soggetti intenti a prestare attività lavorativa come bodyguard, camerieri, barman, disc jockey, addetti al guardaroba, fotografi, drag queen e lavapiatti, dei quali 25 sono risultati in nero, mentre per 8 la posizione è ancora da verificare.
Uno di questi, extracomunitario di origini indiane, sprovvisto di documenti di riconoscimento, è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica per le ipotesi delittuose previste dal Testo Unico sull’Immigrazione. Per tale ragione anche il titolare del locale è stato deferito alla menzionata Autorità Giudiziaria per aver occupato alle proprie dipendenze un lavoratore straniero privo di permesso di soggiorno. I consequenziali accertamenti avviati hanno, altresì, consentito di rilevare come 3 lavoratori in nero fossero anche percettori di reddito di cittadinanza e, pertanto, anche questi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce e segnalati alla competente Direzione Provinciale INPS per la revoca e la sospensione del beneficio.
Sono in corso ulteriori approfondimenti al fine di accertare il regolare assolvimento degli obblighi ai fini fiscali. Il lavoro nero e l’evasione fiscale costituiscono un grave ostacolo allo sviluppo economico perché alterano la concorrenza e l’allocazione delle risorse, minano il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizzano l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro il sommerso da lavoro.