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Lavoro nero nel mirino della Gdf

I militari hanno individuato sette braccianti indiani (uno era richiedente asilo) e due addetti alla ristorazione privi di contratto.

Pordenone – Le Fiamme gialle hanno scoperto 9 lavoratori in nero: 7 cittadini indiani, tra cui un richiedente asilo, impiegati in un appezzamento agricolo e 2 italiani in un locale pubblico. Sanzionati i due datori di lavoro e proposta per entrambi la sospensione dell’attività.


Il primo intervento, nato dalla segnalazione di un finanziere libero dal servizio, si è svolto in un terreno di Sesto al Reghena (PN), dove, tra gli 11 braccianti presenti, sono stati individuati 7 cittadini indiani privi di contratto, tra cui un richiedente asilo. Il secondo servizio è invece nato dal controllo effettuaro in un locale di Aviano dove lavoravano due addetti alla ristorazione “in nero”.

Ai due datori di lavoro è stata applicata, per ciascuno degli addetti, la maxi sanzione da 1.800 a 10.800 euro, aumentata per il richiedente asilo, non impiegabile, da un minimo di 2.160 euro a 12.960 euro. Per entrambi è stata proposta, al competente Ispettorato del Lavoro, la sospensione dell’attività, avendo impiegato personale in nero in misura superiore al 10% degli addetti regolari. Dall’inizio dell’anno sono 159 le situazioni lavorative irregolari scoperte dalle Fiamme gialle nel Friuli Occidentale: 146 in nero e 13 irregolari; 91 i datori di lavoro sanzionati e 35 le attività sospese.

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