Dopo il primo fattaccio il malvivente, un italiano di origine colombiana, era fuggito in Spagna; rientrato in Italia ha malmenato un giovane.
Alessandria – Aveva accoltellato un marocchino con due fendenti alla coscia, dopo averlo attirato in un “appuntamento trappola”, rapinato e umiliato insieme a due complici. E poi era riuscito a fuggire per un po’ in Spagna per tornare e aggredire un altro uomo, mandandolo all’ospedale. Ma ora per un italiano di origini colombiane la corsa è finita: è stato arrestato e dovrà rispondere di rapina pluriaggravata.
Il primo dei fatti risale al 2 luglio scorso quando il marocchino, giunto in un’abitazione del quartiere “Cristo” su invito di una sua conoscente – o almeno così credeva –, era stato aggredito da tre uomini, che lo avevano ferito e rapinato degli oggetti che aveva con sé. Il malcapitato, che nella colluttazione era rimasto senza maglia, era stato poi fatto uscire in strada rivestito, ad ulteriore umiliazione, con una maglia da donna rosa con l’immagine di un noto cartone Disney.
Gli agenti avevano subito identificato due degli autori del gesto, uno dei quali era un italiano di origini colombiane, ben noto alla Squadra Mobile in quanto gravato da numerosi pregiudizi penali e di polizia a partire dal 2004, con arresti e denunce per due tentati omicidi, rapine, numerose evasioni ed estorsione. L’uomo, peraltro, era già stato arrestato nel settembre 2022 per la detenzione di una pistola provento di rapina e per i gravi maltrattamenti in danno della compagna: proprio per tali fatti l’uomo era stato condannato e collocato in detenzione domiciliare. Detenzione domiciliare da cui, però, il giovane era evaso proprio due giorni prima della rapina, spaccando il braccialetto elettronico che gli era stato applicato.
Dopo la rapina, il malvivente era riuscito a fuggire dall’Italia, riparando in Spagna fino alla fine dello scorso ottobre, quando ha fatto ritorno ad Alessandria rendendosi subito responsabile di una grave aggressione in via Norberto Rosa, in danno di un suo conoscente che ha fatto salire sulla propria auto con la scusa di un passaggio. La giovane vittima, tuttavia, compreso che qualcosa non andava, è scesa dall’auto e ha cercato di fuggire, venendo però raggiunto dall’indagato che lo ha colpito – anche mentre si trovava a terra – con calci e pugni, provocandogli la frattura del cranio e un’emorragia cerebrale.
L’uomo è stato rintracciato dopo poche ore in Piazza Maino, nella frazione di Spinetta Marengo, dopo il pedinamento di un’auto usata da un suo conoscente. Al momento del controllo da parte degli agenti della Mobile, l’uomo è fuggito scavalcando la recinzione ferroviaria e diverse mura di cinta, ma dopo un rocambolesco inseguimento è stato rintracciato in un magazzino di via Levata e arrestato.