Un 52enne albanese, condannato a 10 anni per sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù, è stato arrestato a Taviano.
Lecce – Un tatuaggio sull’avambraccio ha messo fine a una latitanza lunga 19 anni. I Carabinieri della Stazione di Taviano (Lecce) hanno arrestato un 52enne albanese, condannato a 10 anni di reclusione per associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.
Il ricercato, seduto al tavolino di un bar della periferia cittadina, pensava di essersi rifatto una vita con documenti falsi e una nuova identità. Ma i militari, che non avevano mai dimenticato quel segno indelebile, lo hanno riconosciuto e fermato.
L’uomo era stato condannato in via definitiva dalla Corte d’Appello di Lecce nel 2006, nell’ambito di un’indagine che aveva smantellato un’organizzazione criminale attiva tra Italia e Albania. Da allora si era reso irreperibile, sfuggendo per quasi due decenni alla cattura.
Dopo la conferma dell’identità attraverso le banche dati, il 52enne è stato trasferito presso la casa circondariale di Lecce “Borgo San Nicola”, dove sconterà la pena.
Le indagini proseguono per individuare eventuali fiancheggiatori che lo hanno aiutato a rimanere nell’ombra.