Accolto l’appello dei genitori: “Nostro figlio è gravemente malato, ha un tumore e chiediamo possa rientrare a casa per essere curato”.
Salerno – Tornerà presto in Italia Francesco Flauto, originario di Battipaglia, condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione in Romania con l’accusa di traffico di stupefacenti e detenzione di droga, dove sconterà il resto della sua pena. Lo fa sapere la Farnesina in un comunicato. Nei mesi scorsi l’appello dei genitori: “Nostro figlio detenuto in carcere in Romania è gravemente malato. Ha un tumore e le sue condizioni non sono compatibili con la detenzione nelle condizioni disumane a cui è costretto. Chiediamo che gli venga consentito di poter essere curato”.
Flauto è stato fermato a Costanza in Romania il 30 aprile 2023 con l’accusa di traffico di stupefacenti e di detenzione di droga. Francesco era stato arrestato insieme a un altro cittadino italiano nell’ambito di un’operazione di polizia distinta rispetto a quella che ha condotto all’arresto di altri tre connazionali il 3 maggio 2023. Il 23 gennaio scorso Flauto è stato condannato a 4 anni e 2 mesi, sentenza divenuta definitiva dopo che l’imputato ha deciso di non presentare ricorso. Il 14 febbraio è stato trasferito dal penitenziario di Constanta-Poarta Alba al carcere di Bucarest-Rahova per l’esecuzione della pena. Successivamente, ha presentato un’istanza per richiedere il trasferimento in Italia per scontare il resto della pena.
L’Ambasciata d’Italia a Bucarest, in stretto coordinamento con la Farnesina, si legge in una nota, ha fin da subito seguito il suo caso, fornendo la necessaria assistenza, attraverso frequenti visite consolari anche del Capo Missione, e sensibilizzando in più occasioni le Autorità locali sulla sua condizione sanitaria, sul rispetto degli standard europei in materia di condizioni detentive e sull’aspettativa che le Autorità romene dessero una rapida autorizzazione al suo trasferimento in Italia. “Il ministero ricorda poi che nel corso della sua missione a Bucarest del 6 e 7 marzo, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha sollecitato la sua omologa, Luminița Odobescu, e la ministra della Giustizia rumena, Alina Gorghiu, affinché il trattamento penitenziario fosse in linea con gli standard europei e si potesse favorire il trasferimento in Italia”.
“Anche grazie all’opera di sensibilizzazione dell’Ambasciata – prosegue la nota – le autorità romene hanno considerato favorevolmente l’istanza presentata da Flauto di essere trasferito in Italia: il 14 luglio 2024 il legale di Flauto ha confermato all’Ambasciata che la Corte di Appello in Italia ha riconosciuto la sentenza romena il 12 luglio 2024. Sarà necessario adempiere ad alcuni passaggi fra i rispettivi ministeri della Giustizia e dell’Interno dei due Paesi, dopodiché le autorità romene potranno organizzare il trasferimento di Flauto in accordo con le autorità italiane. L’Ambasciata a Bucarest, in stretto raccordo con l’Unità Tutela Connazionali della Farnesina, continuerà a seguire con la massima attenzione la vicenda del ragazzo, conclude la nota, prestando al connazionale la necessaria assistenza consolare per favorirne il celere trasferimento in Italia”.