Una busta anonima spedita ai proprietari dell’auto avvisa di un pericolo imminente e li invita a provvedere con urgenza. Ma…
Torino – Una busta anonima lasciata nella cassetta delle lettere dall’aspetto innocuo. Fortunatamente, pensa il destinatario, non è il solito avviso di raccomandata ansiogena. Quando la apre sgrana gli occhi: è un avviso di possibile pericolo di vita. La sua auto, marca Chevrolet, che guida da anni è una trappola che può rivelarsi mortale. Ma il problema non è la vetustà dell’auto. A quanto pare ogni volta che il destinatario di quella lettera si è messo al volante, ha rischiato di morire trafitto da parti metalliche proprio dal congegno che doveva garantire una possibilità di sopravvivenza in caso di incidente: l’airbag.
Nella comunicazione della Chevrolet si legge che non solo il proprietario dell’auto è stato messo in pericolo ma qualunque passeggero trasportato nel corso degli anni ha rischiato danni anche gravi. E se fosse accaduto qualcosa di importante chi avrebbe pagato? L’assicurazione o la Chevrolet? Si può solo immaginare il rimpallo di responsabilità, le trafile con gli avvocati, carta da bollo e tribunali. E soldi, tanti, per lo meno da anticipare.
Ma non finisce qui. Nelle lettere di “richiamo attinente alla sicurezza KCS per i veicoli Chevrolet CRUZE MY09-17, ORLANDO MY11-17, TRAX MY13-18 e AVEO MY11-18 quali veicoli soggetti” ci consiglia al cliente di rivolgersi all’officina Opel “di suo gradimento” per fissare un appuntamento. In caso di difficoltà Stellantis (holding multinazionale produttrice di autoveicoli con sede ad Amsterdam, nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e PSA) consiglia di telefonare ad un numero di Milano per risolvere qualsiasi problema.
Diverse officine incaricate del servizio non avrebbero ancora ricevuto istruzioni dalla casa madre su come gestire l’emergenza, dunque il cliente in ambasce dovrà aspettare al fine del corrente mese per saperne di più. Salvo scoppi anticipati…
Una vita spericolata dunque paragonabile soltanto a quanto sta accadendo alla nostra sanità in Italia. Appuntamenti anche urgenti per malattie gravi rinviati alle calende greche. E non solo. Pensiamo a Vasco Rossi e alla sua vita spericolata. Caro Vasco, se volevi giocare alla roulette russa per un’iniezione quotidiana di adrenalina, potevamo suggerirti di acquistare una Chevrolet.