L’amore è falso, la truffa vera: un sexy ragazzo francese, poi soldi e ricatti

Sette indagati dalla polizia dopo la denuncia di una donna raggirata con una finta relazione. In un anno di flirt tarocchi la banda ha estorto alle vittime un milione di euro.

Savona – Anche se non c’è proprio nulla di sentimentale nell’estorcere denaro e ricattare le vittime, gli addetti al lavoro le definiscono “truffe romantiche“, perché giocate sulla fragilità affettiva delle persone che finiscono nella rete di questi moderni pirati dei sentimenti. L’amore è sempre falso, la truffa purtroppo verissima. L’ultimo episodio di una lunga serie che ha riempito recentemente le cronache si è registrato a Savona, dove a seguito della denuncia di una donna finita nella trappola di questi don giovanni senza scrupoli, ha portato alla perquisizione a carico di sette persone, indagate per aver estorto a più vittime almeno un milione in un anno di losche attività on line.

L’operazione della polizia di Savona e Genova si è giovata del coordinamento del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica di Roma e la collaborazione dei Centri Operativi di Bologna, Roma e Firenze, oltre che delle Sezioni Operative di Modena e Viterbo. Ecco il subdolo modus operandi della banda come ricostruito dagli inquirenti. Di volta in volta un componente si presentava all’ignara vittima utilizzando diversi profili social fake, e celandosi dietro la falsa identità di un affascinante e rassicurante ragazzo francese, che viveva all’estero per lavoro, riusciva a stabilire un rapporto e indurla a credere in una relazione sentimentale.

Inchiesta partita dalla denuncia di una donna di Savona raggirata da finta relazione on line

Dopo diversi mesi dal primo contatto virtuale, guadagnata la fiducia e la confidenza della donna, l’uomo iniziava a richiedere somme di denaro, motivandole con necessità personali e problemi di natura economica. Le richieste diventavano sempre più pressanti fino a quando la donna – nel caso specifico la signora di Savona che ha poi denunciato la truffa – ha deciso di interrompere i contatti rendendosi conto di essere stata raggirata. Al deciso rifiuto di continuare i pagamenti è scattato il ricatto: l’uomo ha preteso denaro per non diffondere online foto intime della stessa vittima, che si è quindi rivolta ai poliziotti della Sezione Operativa della Polizia Postale di Savona.

Nel corso delle indagini sono state individuate numerose carte di debito prepagate e carte di credito utilizzate dagli indagati per far transitare i proventi delle attività illecite. Gli investigatori hanno accertato che nell’arco di un anno è transitato sui conti correnti in uso al sodalizio criminale oltre un milione di euro, denaro trasferito per essere monetizzato in Costa d’Avorio, Etiopia, Burkina Faso, e anche in Stati europei: Francia, Belgio, Austria e Cipro. Dall’esecuzioni dei provvedimenti di perquisizione e all’esito di analisi tecnica sui dispositivi in uso agli indagati, sono stati acquisiti ulteriori elementi indiziari ora al vaglio della procura.

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