La vita ai margini del parcheggiatore abusivo ucciso a Catania

Alessandro Indurre, 40 anni e padre di una bambina, è stato ammazzato da un 37enne etiope che chiedeva soldi nella zona.

Catania – Una mattina qualunque si è trasformata in tragedia per le strade di Catania, dove Alessandro Indurre, un parcheggiatore abusivo di 40 anni, ha perso la vita in corso Sicilia. L’uomo, padre di una bambina, cercava di sbarcare il lunario alternando diversi lavori: ora come imbianchino, ora controllando i parcheggi nella zona.

Il suo profilo sui social media rivelava una personalità diretta. Il motto che lo contraddistingueva era: “Meglio antipaticamente sinceri, che simpaticamente falsi”. Una filosofia di vita che forse rifletteva la durezza del quotidiano che doveva affrontare per mantenere la propria famiglia.

L’omicidio è avvenuto per mano di un cittadino etiope di 37 anni, che da tempo frequentava quella zona di corso Sicilia con l’abitudine di chiedere denaro agli automobilisti che parcheggiavano. I carabinieri sono riusciti a rintracciarlo in via Aretusa,dove è stato fermato.

La Squadra mobile di Catania ha ora il compito di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e soprattutto il movente che ha portato al gesto estremo. Gli investigatori stanno cercando di capire cosa sia accaduto nei momenti precedenti l’aggressione mortale, analizzando i rapporti tra i due uomini e le possibili cause scatenanti della violenza.

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