Storia a lieto fine per il 47enne Filippo Zanella di Cesena che aveva lasciato tutto per cercare la sua bambina di cui aveva perso le tracce.
Bologna – A dicembre scorso aveva lasciato tutto, vita e lavoro, per ritrovare la sua bambina di cui aveva perso le tracce dal 2021. Filippo Zanella, il fisioterapista cesenate di 47 anni che cercava disperatamente Noemi, la figlia di 9 anni, l’ha ritrovata e recuperata in Polonia. La bambina è stata ritrovata ieri a Rzeszòv. Un padre che in fondo ha sempre saputo che era in territorio polacco: la madre, sua ex compagna, che è partita con la bimba a fine settembre 2021 per il suo Paese d’origine, la Polonia, aveva fatto perdere gradualmente le loro tracce. E allora lui aveva deciso di partire per cercarla in un Paese sconosciuto, guidato soltanto dal suo cuore.
“Un misterioso angelo custode mi ha inviato una lettera con posta prioritaria in cui mi ha indicato la posizione di mia figlia. Non ho idea di chi sia, – racconta il fisioterapista – ma mi ha indicato la città esatta della Polonia in cui trovare Noemi. Il recupero di mia figlia è stato durissimo: per tre anni è stata solo con la madre e ora voglio inserirla in un contesto con altri bambini”. La piccola era in una zona della Polonia vicina al confine con Ucraina e Bielorussia. Zanella ha ringraziato tutti coloro che lo hanno aiutato, in particolare i suoi avvocati, il “colonnello Maraffa e l’ambasciata italiana che ha rivestito un ruolo fondamentale in questa operazione”. Il tam tam sui social di “Uomini vittime di violenza” è stato determinante, il loro “lavoro sui social polacchi è stato decisivo. Grazie al Comune di Cesena per la vicinanza”.
A maggio 2022 il tribunale polacco aveva pronunciato una sentenza di rientro della minore in Italia ai sensi della Convenzione Aja 1980, divenuta definitiva a settembre dello stesso anno. Alla madre il tribunale dei minori di Bologna aveva tolto la potestà genitoriale a giugno 2023, mentre a dicembre scorso il gip del tribunale di Forlì aveva emesso per la bambina un ordine di protezione europeo. Zanella, collegato dalla Polonia, aveva spiegato i dettagli della vicenda in una conferenza stampa organizzata dal Comune di Cesena che lo ha sempre aiutato a tenere i contatti con i funzionari della Farnesina e a mantenere alta l’attenzione sul caso, denunciato nei mesi scorsi dalla stampa locale e seguito anche dalla trasmissione di RaiTre “Chi l’ha visto”.
La bambina tra l’altro non risultava più iscritta ad alcuna scuola e non era seguita da nessun pediatra. Filippo Zanella era disperato: “La piaga dei sequestri, temiamo ci sia di mezzo un vero racket con associazioni che tutelano sequestratori e sequestratrici. Stiamo cercando di spingere la polizia a fare il suo dovere alzando l’attenzione mediatica e politica”. La deputata romagnola Alice Buonguerrieri (FdI) aveva anche preparato una interrogazione sul caso. Noemi Zanella compirà 10 anni il 15 settembre: ora sta rientrando in Italia col padre e la nonna paterna. Oggi finalmente, la conclusione della storia a lieto fine. Un padre che riabbraccia la figlia e che non ha mai smesso di cercarla.