Stop all’iniziativa prevista per sabato: “Finalità aleatorie e modalità irregolari”. Il movimento potrà manifestare solo seguendo le procedure corrette.
Roma – La Questura ha vietato l’ennesima iniziativa di pattugliamento organizzata da Forza Nuova, questa volta prevista per sabato al parco Sangalli della Capitale. Il provvedimento, firmato dal questore Roberto Massucci, è stato formalmente notificato ai responsabili del movimento.
Nel documento ufficiale, le autorità spiegano che la decisione è stata presa in ragione della “aleatorità delle finalità dell’iniziativa”. L’evento, presentato come una semplice “passeggiata della sicurezza” attraverso una comunicazione via email alla Questura, era stato però pubblicizzato sui canali social con una locandina che faceva emergere altri possibili obiettivi.
Secondo quanto rilevato dagli investigatori, dal materiale promozionale diffuso online emergerebbe che “l’iniziativa possa assumere connotati riconducibili ad attività di proselitismo finalizzata all’iscrizione al movimento”, andando quindi oltre la semplice passeggiata dichiarata.
Un secondo elemento alla base del provvedimento restrittivo riguarda le modalità con cui l’evento è stato annunciato alle autorità. La Questura ha definito“irrituale” e “non conforme al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza” la semplice comunicazione via posta elettronica utilizzata dagli organizzatori.
La normativa vigente prevede infatti procedure specifiche per manifestazioni ed eventi pubblici, che in questo caso non sono state rispettate.
Nonostante il divieto, la Questura ha comunque precisato che ai referenti di Forza Nuova “è stata indicata la possibilità di esercitare il diritto a manifestare con diverse modalità, dopo formalizzazione di preavviso, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa”.
In sostanza, il movimento potrà organizzare iniziative analoghe solo presentando regolare richiesta all’Autorità di pubblica sicurezza e sottoponendosi alle valutazioni in materia di ordine pubblico e sicurezza previste dalla legge.