La “Mantide della Brianza” al processo d’appello. Lucida criminale o bugiarda patologica?

La 49enne Tiziana Morandi drogava le bevande che offriva agli uomini per derubarli. Condannata in primo grado a 16 anni e 5 mesi per 20 capi di imputazione, ha presentato ricorso contro la sentenza. Secondo il suo legale, la donna soffre di “disturbi psichiatrici”.  

Monza – Quel “buio totale” che calava sulle vittime dopo pochi sorsi da una tazza di camomilla, una tisana, un’innocua bibita. Giorni interi di black out, sonno profondo, stordimento. Chi si è risvegliato in ospedale, chi è caduto rovinosamente dalla bicicletta, chi è uscito fuori strada in macchina, chi ha rischiato l’incolumità propria e quella degli altri. Una catena di malori da assunzione di benzodiazepine, verificatesi in un piccolo lembo di Brianza tra l’agosto 2021 e il luglio 2022, con un’unica regia: quella di Tiziana Morandi, la donna che drogava di nascosto le bevande agli uomini conosciuti in paese (9 i casi contestati) o via chat allo scopo di derubarli di poche centinaia di euro.

Tiziana Morandi nella foto ritoccata a sinistra per attrarre gli uomini e a destra nella realtà

Suo malgrado diventata “famosa” con il soprannome di “Mantide della Brianza” e condannata a 16 anni e 5 mesi in primo grado dal tribunale di Monza con una ventina di capi di imputazione per reati di rapina, lesioni, procurata incapacità. La donna si appresta ad affrontare il processo d’appello a settembre. Davanti ai giudici milanesi, il suo avvocato Angelo Leone potrebbe chiedere che venga disposta una perizia psichiatrica per la sua assistita. Secondo il difensore, l’imputata ha subito una “compromissione neurologica che l’ha portata ad essere sottoposta a un intervento chirurgico, che potrebbe avere inciso sulla sua capacità di intendere e di volere all’epoca dei fatti”.

Per i giudici di primo grado, invece, Tiziana Morandi ha agito con “spregiudicata lucidità”, con un’attitudine “alla manipolazione scollegata da qualsiasi patologia o disturbo di natura psichiatrica”, ma rivelatrice, invece, di una “pervasiva capacità criminale”. Morandi viene arrestata a fine luglio 2022. I carabinieri della stazione di Bellusco (Monza Brianza) stavano indagando su una serie di denunce, accompagnate da referti sanitari, relative ad intossicazioni da farmaci tranquillanti. Le vittime, il più delle volte, erano anziani del paese o di comuni viciniori.

Gli investigatori dell’Arma arrivano a Morandi, cresciuta a Como ma di casa a Roncello, poco meno di 5mila abitanti nella propaggine orientale della provincia di Monza, in un unicum di campi e capannoni fino a Bergamo. Una delle prime vittime è G.M., 83 anni all’epoca dei fatti (agosto 2021). La donna si presenta in casa come amica del figlio (invalido al 100%). Dice di essere un’infermiera, e di raccogliere soldi vendendo giocattoli per beneficenza in favore dei bambini malati. Nel giardino di casa del pensionato consumano una camomilla. L’anziano dorme per dodici ore di fila (il figlio pensava fosse morto) e si ritrova su un letto d’ospedale, senza la catenina d’oro con il crocifisso e un cuoricino che portava al collo, oltre alla fede nuziale. “Erano i miei ricordi”, dirà tra le lacrime al processo.

G.P., classe 1954,  la conosce su Facebook, dove lei promuoveva la sua immagine con foto ampiamente ritoccate, proponendosi come massaggiatrice. La “Mantide” racconta all’uomo di essere un chirurgo neonatale. Dopo aver assaggiato un’aranciata a casa della donna, G.P. si ritrova al mattino seguente ancora lì, addormentato su un lettino. Avrà bisogno di altre ore di sonno extra a casa per riacquisire conoscenza. Una volta tornato in sé, realizza di aver perso la collana con le fedi dei genitori. Nei giorni successivi si accorge di un ammanco di 250 euro, per un prelievo effettuato nelle ore in cui era incosciente.   

G.S., 28 anni. Nella villetta dell’imputata per un massaggio, beve una Coca Cola e perde i sensi. Si riprende in ospedale. Non ricorda nemmeno di essere andato a sbattere con l’auto contro il giardino di un’abitazione privata dove, solitamente, giocavano i figli dei proprietari.

La Mantide come appariva sui social

G.A., poco più di 70 anni, stringe amicizia con la “Mantide” via chat. Lei lo convince a raggiungerla dalla provincia di Avellino per andare insieme a Torino. Nel capoluogo piemontese – una delle tante bugie – gli avrebbe presentato alcuni probabili acquirenti interessati all’acquisto di una collezione di monete d’oro di proprietà dell’uomo. Il pensionato irpino si ritrova davanti agli occhi i paramedici che lo soccorrono alla stazione di Torino, collassato su una panchina. Pensavano fosse un ubriaco. Parte della collezione sparisce.

Da me, quegli uomini, volevano solo altro”, ha detto Tiziana Morandi in aula, riferendosi a presunte avances sessuali, durante un confronto con il pubblico ministero Carlo Cinque, che è diventato un piccolo cult televisivo nelle riprese del programma Rai “Un giorno in Pretura“. Per la Corte presieduta dal giudice Patrizia Gallucci, invece, la sua è un’innata “tendenza alla menzogna e alla manipolazione”. Per il Pm, “non ci è scappato il morto solo per un caso fortuito”. Bugie consapevoli, o “patologiche”, come sostiene la difesa? Ai giudici d’appello la decisione.

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