LA MANO DEL PIACERE

Il mio contributo di oggi sarà un “encomio” alla pratica autoerotica.

Qualsiasi sia il vostro pensiero a riguardo, prove storiche e scientifiche mettono di fronte all’evidenza che la masturbazione altro non è che un atto naturale, liberatorio e lecitissimo. Dacché l’uomo è apparso sulla terra e ha scoperto di poter usare le mani per toccare alcune parti del suo corpo provando piacere, nulla gli ha impedito di farlo.

Abbiamo tanto di pitture rupestri che rappresentano i nostri antenati durante l’atto. Più uomini che donne, è vero! Ma questo non significa che entrambi non fossero allo stesso modo attivi. Semplicemente quella che, oggigiorno, chiamiamo “Federica, la mano amica” era la mano maschile che, attorno ad un fallo eretto, aveva l’onore di essere il soggetto dell’opera sulle pareti di case preistoriche come dimostra un dettaglio di pittura rupestre rinvenuta in Brasile.     

     

Quale il significato? No, non pornografia. Probabilmente anche l’atto di darsi piacere da soli era considerato qualcosa di sacro, di magico e poiché, nel caso dell’uomo, terminava con la produzione del seme, era simbolo di fertilità, vita e potenza. Semplice!

I Sumeri e gli antichi Egizi consideravano la masturbazione un atto naturale utile a migliorare la potenza sessuale e, talvolta, degno di entrare in leggende e storie di teogonia, dove le mani operatrici erano addirittura divine.

Nell’antico Egitto, ad esempio, si credeva che dal seme del dio Atum-Ra, frutto di un suo atto di masturbazione, avesse avuto origine l’intero universo. Anche per i Greci l’autoerotismo era una pratica abituale, un modo alternativo per provare piacere e, eventualmente, sfogare una frustrazione sessuale. Nella mitologia greca Pan, il dio dei pastori e delle greggi, dall’aspetto di satiro, mezzo uomo e mezzo animale, era dotato di un’attività sessuale notevole e inseguiva con medesima passione ninfe e giovani ragazzi. A causa, però, delle sue poco gradevoli sembianze, talvolta, le sue ricerche amorose non davano i risultati sperati e, in quel caso, Pan aveva fama di cercare da solo la propria soddisfazione per alleviare la frustrazione e sfogare la carica erotica.

Facendo un salto in avanti sulla linea del tempo, ciò che era da sempre stato un comportamento consueto e integrante della routine sessuale dell’uomo cominciò ad essere considerato deplorevole e condannato dalla società e dalla Chiesa per poi, ai giorni nostri, essere guardato con indifferenza, ironia o tutt’al più riluttanza. Insomma la storia della masturbazione è una gaussiana a testa in giù.

Dai primi albori di umanità in cui masturbarsi era addirittura un atto sacro, alle civiltà classiche in cui era consentito senza troppi commenti, all’arrivo delle grandi religioni monoteiste da cui  è considerata un vero e proprio peccato, condannata e proibita con grande enfasi a tutti i fedeli, al 1700 in cui il timore si trasforma in follia generando idee per cui l’atto in sé potesse portare gravi malanni fisici…e, infine, ad oggi in cui ancora si torna all’indifferenza. Mi chiedo se la nostra parabola non preveda un futuro in cui la masturbazione tornerà ad essere considerata sacra!

Prima di concludere vorrei sottolineare quanto sia stato grave che, proprio nel momento più illuminato della storia umana, il 1700, la classe medica, presumibilmente manovrata da più alti poteri, avesse diffuso voci sulla pericolosità della masturbazione. Furono redatti testi medici con immagini orrende per spiegare che chi vi si fosse lasciato indulgere avrebbe sofferto di impotenza, gonorrea ed epilessia e moltissimi altri malanni fino alla morte.

Altrettanto grave sarebbe, oggigiorno, ancora, cercare di impedire ai bambini piccoli questo processo spontaneo, importante e del tutto naturale di scoperta del proprio corpo e delle sue potenzialità. La masturbazione, infatti, va inserita in un contesto di crescita personale che condizionerà il comportamento sessuale dell’adulto.

Per chiudere con un po’ di leggerezza… a coloro che hanno un buon rapporto con la propria mano è il caso di dire “Coraggio, continuate pure!Mentre a coloro che ancora provano sensi di colpa… come sempre “scegliere per se stessi è bene. Giudicare gli altri non è necessario.”

Alla prossima, e che Pan sia con voi nei momenti duri della vostra vita

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