La folla degli scomparsi in Sardegna

Sono sospesi tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Nessuno li ha più visti. Non si sa se siano ancora tra noi, nascosti per libera scelta o invece deceduti: per loro volontà o per imposizione altrui. La folla degli scomparsi aumenta sempre di più.

Roma – In Sardegna i numeri degli spariti sono ragguardevoli. Negli ultimi 48 anni (dato aggiornato allo scorso 31 dicembre) sono state inoltrate 3.543 denunce di scomparsa cioè quasi 70 all’anno. La casistica riguardante queste mancanze è ampia: suicidi, sequestri finiti tragicamente, disgrazie in posti isolati dove non si viene più recuperati. Si ha come la sensazione che queste persone siano in un’altra dimensione e ci guardino affannarci nella loro ricerca. Impossibilitate a fornirci qualunque indizio che ci permetta di ricucire dolorosamente questa ferita che rimane aperta, alimentata oltre che dal dolore anche dalle mille domande sulla loro scomparsa.

Irene Cristinzio

Questa è la storia della professoressa in pensione Irene Cristinzio di origine molisana che l’11 luglio 2013 scompare da Orosei. Un paesino di una manciata di abitanti, circa seimila, sulla costa nordorientale della Sardegna. Uscita di casa presto come d’abitudine per fare jogging, non è mai tornata a casa. Serenamente sposata e con tre figli è escluso che sia sparita volontariamente, senza avvisaglie né una spiegazione. Le doverose indagini sul passato della donna non hanno evidenziato nulla di problematico o di nascosto. Nell’estate di quest’anno i figli hanno fatto un nuovo accorato appello sulla pagina social ‘Ritroviamo Irene’, per scoprire la verità dietro la scomparsa, che rimane frustrantemente avvolta nel mistero.

Si rivolgono direttamente a lei, alla loro mamma “…Siamo qui Mamma, sempre qui, ad aspettarti. E sono nove anni, senza te, Mamma. Sono tanti a guardarli tutti in fila, sono stati difficili, strazianti. Nove anni di attesa. Nove anni di domande. Nove anni di lacrime. Nove anni di incredulità. Nove anni senza respirare. Ma noi ci siamo, Mamma, non siamo soli e siamo in tanti. ad aspettarti e ad aspettare di sapere di quella mattina di un’estate che non potremo mai dimenticare…”. 

Che fine ha fatto Irene? Cosa mai le può essere accaduto? I familiari continuano a chiedere di essere aiutati a colmare quel vuoto che li accompagna, con una certezza. A chiedere spiegazioni. Se qualcuno sa.

Le ricerche della donna sparita nel nulla

La ricostruzione dell’avvenuto occupa poche righe di spiegazione. Sveglia alle 7 per Irene, per il suo jogging in una stradina lunga sei chilometri, che conosceva come le sue tasche. L’immagine fissata nella mente dei familiari è quella di Irene che quel giorno indossava una maglia bianca, pantaloni bianchi al ginocchio e scarpe Hogan.

Le sue ultime parole sono rivolte al marito “Ci vediamo alle 8.30“. La frase di una donna che non ha certamente intenzione di scomparire per sempre. I pochi testimoni dicono di averla vista sulla via del ritorno. Qualcuno sulla stampa locale ipotizzò che la scomparsa fosse legata ad un sequestro per scambio di persona con una facoltosa donna veneta, vicina di casa della Cristinzio, con la quale aveva una vaga somiglianza. Ipotesi scaturite dalla mancanza di qualunque traccia o indizio su cui costruire una ricerca.

Quella mattina, al momento delle preoccupazioni dei familiari, i cellulari di Irene risultano già spenti. Per non accendersi mai più. La zona intorno alla stradina e zone limitrofe vengono battute palmo a palmo senza che si trovi assolutamente nulla di anomalo. Non sono mai stati trovati nemmeno i due telefonini che la donna portava con sé anche quel giorno.

Tutti in piazza per sapere che fine ha fatto la brava professoressa in pensione

Prima di andare in pensione Irene aveva insegnato per quarant’anni alla scuola media del paese e non aveva nemici anzi, era benvoluta da tutti. L’inchiesta sulla sua sparizione è stata archiviata da anni perché ormai nessuna ipotesi è parsa percorribile. Non si è trovato un solo elemento che possa far sospettare l’ipotesi di reato da parti di terzi.

Che cosa è successo che ha cancellato la presenza di Irene su questa terra senza lasciare una traccia, un’impronta, un brandello della sua esistenza?

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