La ferocia dei ladri sugli amici a 4 zampe: uccisi perché non riescono a rubare

Le storie di Ricky e Guendalina sono agghiaccianti e raccontano la vendetta spietata dei malviventi contro animali inermi e innocenti.

Roma – I ladri si sono fatti più spietati. Quando non trovano nulla da rubare o il colpo sfuma se la prendono con i cani dei proprietari degli appartamenti. L’ultima vittima della ferocia umana è Ricky, un cocker spaniel inglese di 12 anni trovato morto venerdì scorso nel giardino di un appartamento di via Sprovieri, nel quartiere Monteverde, nella Capitale. L’animale è morto dopo essere precipitato dal terrazzo della casa al quinto piano dei sui padroni ma non è chiaro come sia avvenuto. L’ipotesi che il cocker sia saltato giù da solo viene scartata perché non è precipitato in corrispondenza del terrazzo su cui si trovava da solo ma nel giardino di un appartamento di un’altra scala.

A denunciare il fatto è stato il padrone del povero Ricky che venerdì mattina era uscito lasciandolo sul terrazzo. Poco più tardi in casa è scattato l’allarme di una portafinestra. L’uomo ha controllato le telecamere ma non ha visto nulla. Verso le 10 rientrando in casa non ha trovato nessun segno di effrazione ma mancava il cane. Poi nel primo pomeriggio un vicino ha chiamato l’uomo per avvisarlo che l’animale si trovava riverso a terra nel suo giardino. Il cocker Ricky è stato subito trasportato dal veterinario ma per lui non c’è stato nulla da fare. Subito dopo il proprietario del cane è andato al commissariato per sporgere denuncia.

Guendalina, uccisa e chiusa nella lavatrice

L’ipotesi che ha avanzato è che in casa si sarebbero introdotti dei ladri, che avrebbero tentato di portare via l’animale ma che poi, non riuscendo a trasportarlo, lo avrebbero buttato di sotto. Una ricostruzione assolutamente verosimile che però al momento non trova riscontri certi. Sono in corso le indagini dei poliziotti del commissariato Monteverde che stanno verificando la presenza di eventuali telecamere utili a capire quanto accaduto. Il 6 agosto aveva fatto clamore anche un’altra storia: quella di Guendalina, una cagnolina uccisa e rinchiusa nella lavatrice a Vigevano. I ladri avevano svaligiato l’appartamento mentre i proprietari non c’erano: al loro rientro Guendalina non c’era più e per giorni hanno pensato che l’animale fosse stato rapito dai malviventi.

Dopo giorni di ricerche l’agghiacciante scoperta: la cucciola di 5 anni, un incrocio tra un pincher e un chihuahua – adottata al canile nel 2020 – era stata uccisa e rinchiusa nel cestello della lavatrice rotta. La carcassa della povera Guendalina è stata portata in un centro veterinario e nelle prossime ore si deciderà se procedere con un eventuale esame autoptico. Dalla ferocia però è emersa la speranza che altri amici a 4 zampe possano stare meglio: la famiglia Savone, proprietaria del cane, ha lanciato una raccolta fondi, che si è conclusa con grande successo. Sono riusciti infatti a raccogliere 12.500 euro, somma che sarà interamente donata all’Adai, l’associazione della città che supporta i volontari del canile locale.

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