Il rinvio per produrre le memorie scritte dei legali della presidente. Lei: “Credo che sia importante far lavorare i giudici e gli avvocati”.
Cagliari – “Non ho niente da dire sul caso decadenza: credo che sia importante far lavorare i giudici e penso che sia importante far lavorare gli avvocati. Io credo che tutto quello che doveva essere detto è stato detto e quindi aspetto serenamente il risultato e quindi lavorerò ancora più intensamente questi due mesi fino al 22 di maggio”. La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, interpellata in merito alla prima udienza per la sua possibile decadenza, fa sapere di essere serena sugli sviluppi della vicenda. L’udienza per la discussione e la decisione del tribunale civile è stata fissata per il prossimo 22 maggio.
Nell’aula al primo piano del palazzo di giustizia di Cagliari si sono presentate le parti attraverso i legali, assente la governatrice, rappresentata dallo studio Ballero e associati con l’avvocato Giuseppe Macciotta e Priamo Siotto: il pool ha chiesto il rigetto dell’ordinanza sia per la parte sanzionatoria dei 40mila euro che per la decadenza vera e propria. A supporto delle tesi della presidente anche diversi consiglieri regionali dell’attuale maggioranza, in particolare dei gruppi M5s, Orizzonte Comune e Uniti per Todde, e due assessori, Franco Currureddu al Turismo e Desirè Manca al Lavoro. Per il collegio di garanzia, a sostegno dell’ordinanza di decadenza, presenti il giurista Riccardo Fercia e la segretaria dell’organismo, Daniela Muntoni.

A sostegno della tesi della decadenza anche i ricorsi di due privati cittadini, Salvatore Corrias, di Oliena, ed Emanuele Beccu, candidato e primo dei non eletti di Fdi nel collegio di Sassari (assistito dall’ex assessore regionale dello stesso partito, Marco Porcu). “Abbiamo chiesto un nuovo termine per poter replicare con una memoria scritta a tutto quello che è stato scritto contro, per poter rendere le nostre contestazioni più chiare – ha spiegato Stefano Ballero, uno dei legali della governatrice -. Abbiamo chiesto un differimento e la fissazione di una nuova udienza per poter dare la possibilità a tutte le parti di replicare per iscritto”, ha ribadito. Tra i punti sollevati dai legali del collegio di garanzia e contestati dagli avvocati di Todde, c’è stata la richiesta che il procedimento sia quello previsto per le sanzioni e non un ricorso elettorale, in quel caso sarebbe di competenza del giudice monocratico con rito del lavoro.
Ma nell’udienza è intervenuta la Procura, con i pm Guido Pani e Diana Lecca, che hanno rimarcato come si tratti, invece, di una causa elettorale che ha un interesse popolare, quindi di competenza del tribunale ordinario, collegiale. “Secondo me le due cose non sono scindibili – ha chiarito Stefano Ballero al termine dell’udienza -, come poi ha correttamente anche evidenziato la Procura, quindi noi riteniamo che il giudizio non possa essere scisso in due, che potrebbero astrattamente dare giudizi contrastanti, perché i presupposti sono gli stessi”. Nell’udienza del 22 maggio i giudici decideranno della costituzione in giudizio per tutti i ricorsi, sia quelli ad opponendum che ad adiuvandum.

Nei giorni scorsi, la delibera 1/2025 del collegio di controllo della Corte dei Conti, ha stabilito che il rendiconto delle spese sostenute in Sardegna dal Comitato elettorale del M5S nella campagna per il voto delle regionali del febbraio 2024, depositato il 24 maggio a firma del senatore Ettore Antonio Licheri, è regolare. Quella della Corte è un’ulteriore verifica sulle spese dei partiti e dei singoli candidati già svolta dal collegio regionale di garanzia elettorale della corte d’appello di Cagliari, conclusa nell’ordinanza di decadenza per la presidente Alessandra Todde, a causa proprio di irregolarità nelle spese elettorali. Contro questo provvedimento Todde ha presentato ricorso al tribunale ordinario.
Sono all’attenzione dei magistrati gli atti trasmessi dal Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’appello, che il 3 gennaio scorso ha notificato agli uffici del Consiglio regionale una ordinanza- ingiunzione per aprire la procedura di decadenza della presidente della Regione, Alessandra Todde. L’organismo, presieduto dalla presidente della Corte d’appello di Cagliari Gemma Cucca, ha contestato a Todde una serie di gravi irregolarità nella rendicontazione delle spese della campagna elettorale, pari a oltre 90 mila euro, per le regionali del 25 febbraio 2024 e trasmesso l’ordinanza con gli allegati alla Procura, “stante le anomalie riscontrate nelle dichiarazioni depositate e l’omesso deposito” di una fattura da 153,16 euro per le spese Enel per il locale affittato a Cagliari, in via Sonnino, come sede elettorale. La Procura – è un atto dovuto – valuterà se e quali reati contestare.