Kata, lo zio e altri 3 rinviati a giudizio per racket stanze in albergo occupato

Secondo le accuse della procura i quattro peruviani avrebbero “comandato” nell’ex hotel compiendo estorsioni, violenze e un tentato omicidio.

Firenze – Quattro persone, tra cui Abel Alvarez Vasquez, lo zio materno della piccola Kata, la bambina scomparsa il 10 giugno 2023 dall’ex hotel Astor di Firenze, sono state rinviate a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Firenze per l’inchiesta sul cosiddetto ‘racket delle camere’ nell’albergo occupato da sudamericani e romeni. Gli altri tre, di età compresa tra i 38 e i 64 anni, sono Carlos De La Colina Palomino, detto Carlos, Nicolas Lenes Aucaucasi, detto Nicolas, e Carlos Manuel Salinas Mena, detto Manuel.

Secondo le accuse della procura, i quattro, tutti peruviani, avrebbero “comandato” nell’ex albergo compiendo estorsioni di denaro e violenze ad altri occupanti per gestire l’assegnazione delle stanze. Questa situazione, nel maggio 2023, sfociò anche in un tentato omicidio di un occupante ecuadoriano, uno degli episodi contestati dalla procura. Il gup ha disposto l’inizio del processo l’8 aprile 2025. I quattro, secondo i pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda, avrebbero estorto affitti agli immigrati che vivevano nell’ex albergo Astor, occupato illegalmente da romeni e peruviani dal settembre 2022.  

Tre delle 11 parti offese individuate si sono costituite parte civile. Tra esse, anche l’ecuadoregno che nel maggio 2023, poche settimane prima del sequestro di Kata – che mise in luce all’opinione pubblica lo stato di degrado sociale dell’ex hotel Astor -, si lanciò da una finestra dello stabile per sfuggire a un’aggressione, e la compagna.

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