UGL insiste su un confronto urgente con Tata Motors e Leonardo per chiarire tutti gli aspetti industriali e occupazionali.
Roma – “Nel corso dell’incontro svoltosi presso il Mimit e presieduto dal ministro Urso – dichiara il Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici Antonio Spera, presente al tavolo con la delegazione UGL – Iveco ha manifestato la propria disponibilità a presentare il piano strategico aziendale, come da prassi, in sede sindacale all’avvio del nuovo anno”.
“Come organizzazione sindacale – prosegue Spera – prendiamo atto dell’apertura al confronto da parte di Iveco, ma ribadiamo con forza la necessità di un incontro tempestivo con la futura acquirente Tata Motors. Al Governo abbiamo richiesto un impegno concreto affinché venga promosso, nel più breve tempo possibile, un confronto istituzionale con la presenza della multinazionale indiana. Abbiamo inoltre sollecitato chiarimenti sulle interlocuzioni già intercorse con i vertici di Tata Motors e sui contenuti e le eventuali prescrizioni legate all’esercizio della golden power. Pur avendo registrato la disponibilità del Governo a portare Tata Motors al tavolo quanto prima, riteniamo ancora insufficientemente definite le risposte in merito agli aspetti sostanziali della golden power”.
“Riteniamo inoltre indispensabile – aggiunge Spera – aprire un confronto anche con Leonardo, in relazione all’acquisizione del ramo difesa. Esistono infatti rilevanti interconnessioni industriali legate alle forniture e alla componentistica che dovranno essere garantite dall’attuale Iveco, che passerà sotto il controllo di Tata Motors, nei confronti di Iveco Defense per le produzioni destinate al settore della difesa. Di conseguenza – conclude Spera – confermiamo la nostra disponibilità a proseguire il confronto con Iveco sul piano industriale, ma continueremo a sollecitare le istituzioni affinché venga avviato un confronto diretto sia con la futura acquirente Tata Motors sia con Leonardo, al fine di chiarire gli impegni industriali, produttivi e occupazionali da assumere nei confronti dei lavoratori”.