Israele stacca l’energia elettrica a Gaza e minaccia il ritorno alla guerra

L’interruzione fa parte di una strategia per aumentare la pressione su Hamas, in attesa ripresa dei colloqui a Doha sulla seconda fase del cessate il fuoco.

Israele interrompe la fornitura di elettricità a Gaza, attuando così una minaccia già paventata nelle ultime settimane per aumentare la pressione su Hamas, in attesa della ripresa dei colloqui a Doha sulla seconda fase del cessate il fuoco. Lo riferisce il quotidiano Times of Israel. Il ministro dell’Energia, Eli Cohen, ha dato istruzioni alla Israel Electric Corporation di interrompere immediatamente la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza, che rischia quindi di trovarsi al buio.

L’ufficio del ministro ha anche diffuso una lettera inviata alla Israel Electric Corporation, in cui si ordina di interrompere la vendita di elettricità alle centrali di Gaza. Un ulteriore provvedimento restrittivo arrivato dopo il blocco decretato da Israele all’ingresso delle merci a Gaza, in reazione al rifiuto di Hamas di accettare la proposta di estendere la fase iniziale dell’accordo per il cessate il fuoco e il rilascio dei 59 ostaggi ancora detenuti. Il premier Benjamin Netanyahu ha già dichiarato di essere pronto ad aumentare la pressione su Hamas e sull’enclave di Gaza, minacciando “ulteriori conseguenze” fino al ritorno alla “guerra totale”.

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