Gdf scopre rivendite abusive, ‘punite’ per la mancata esposizione dei prezzi e l’inosservanza delle regole di vendita.
Foggia – Sanzioni amministrative per irregolarità sui prezzi del carburante nel foggiano: 5 distributori, tra Cerignola, Carlantino e Lucera sono stati ‘puniti’ per la mancata esposizione dei prezzi, l’inosservanza degli obblighi di comunicazione al Ministero delle imprese e del made in Italy e la difformità dei prezzi di vendita rispetto a quelli esposti. Irregolarità scoperte dai finanzieri del comando provinciale che hanno svolto attività ispettive nell’intera provincia volte ad assicurare il rispetto delle norme sui prezzi e sui carburanti, in esecuzione di un mirato piano di interventi disposto dal comando regionale.
Presso i distributori stradali sono stati eseguiti controlli finalizzati a verificare la corrispondenza dei prezzi praticati alla pompa con quelli esposti per le diverse modalità di erogazione (“self” e “servito”) nonché il rispetto degli obblighi di comunicazione e trasparenza. Durante le attività di controllo sono stati scoperti anche due distributori abusivi, uno a Cerignola, l’altro a Carlantino ed una rivendita irregolare di bombole di gpl a Lucera.
Nel primo caso i finanzieri della locale compagnia hanno individuato un capannone caratterizzato da intenso traffico veicolare in una zona di campagna solitamente poco frequentata. Al momento dell’intervento le fiamme gialle hanno rinvenuto all’interno del sito un vero e proprio distributore abusivo con cisterne, pompe e pistola erogatrice. Oltre 6.500 litri di carburante ad uso agricolo, venduto ad 1,25 € al litro, sono stati sequestrati.
A Carlantino, dopo alcuni giorni di osservazione a distanza, i finanzieri della tenenza di Lucera sono intervenuti presso un deposito privato di gasolio ad uso agricolo, sorprendendo un’autovettura mentre faceva rifornimento. Il deposito è stato sequestrato insieme ad oltre 2.100 litri di gasolio agricolo contenuti in due cisterne. A Lucera, inoltre, i militari hanno sequestrato 325 Kg di gpl presso una rivendita non autorizzata di bombole all’interno di un deposito di materiali edili.