Il capogruppo di Italia Viva in commissione Giustizia chiede notizie sul caso dei trasferimenti ‘pilotati’ degli agenti a Torino.
Roma – “Alla casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino c’è carenza di personale e le unità rimaste vengono continuamente dirottate verso l’istituto penitenziario minorile Ferrante Aporti. È una scelta opaca, rischiosa e incomprensibile perché crea un vuoto di organico in una situazione di già difficile gestione. Per questo chiedo al Ministro Nordio di chiarire le motivazioni di questa prassi di distaccamento di personale, e come intende intervenire per evitare i disagi estremi che ciò causa alle carceri per adulti”. Il senatore Ivan Scalfarotto, capogruppo di Italia Viva in commissione Giustizia, annuncia così l’interrogazione rivolta sul caso al Ministro della Giustizia sul caso dei trasferimenti ‘pilotati’ degli agenti.
A denunciare “una gestione ineguale e del tutto opaca nei distacchi del personale di polizia penitenziaria del ruolo agenti-assistenti dalla casa circondariale di Torino ‘Lorusso e Cutugno’ all’istituto penitenziario per minorenni ‘Ferrante Aporti'” era stato alcuni giorni fa già il segretario generale dell’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria (Osapp), Leo Beneduci. “È assolutamente inaccettabile – aveva aggiunto il
sindacalista – che nonostante l’assegnazione di numerosi agenti dell’ultimo corso al carcere minorile e malgrado una persistente carenza di circa 200 unità presso il ‘Lorusso e Cutugno’ si continui nella prassi di distogliere unità da quest’ultima in favore del primo con ciò ampliando i rischi per la sicurezza e aggravando a dismisura i carichi di lavoro del carcere per adulti dove eventi critici e violenze continuano ad essere all’ordine del giorno”.