Interrogatorio di garanzia bis, Toti non risponde nel confronto da remoto

Il governatore sospeso si è collegato dalla Caserma della Guardia di Finanza della Spezia ed è rimasto in silenzio di fronte al gip.

Genova – Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, sospeso dal 7 maggio scorso, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia da remoto per gli arresti domiciliari bis scattati ieri per presunto finanziamento illecito per spot elettorali per le comunali genovesi del 2022. Toti, già ai domiciliari per presunta corruzione, ha partecipato all’interrogatorio dalla caserma della Guardia di finanza della Spezia, mentre il suo avvocato Stefano Savi vi ha preso parte dal suo ufficio di Genova.

Gip e pm erano invece collegati dal Palazzo di giustizia del capoluogo ligure. Il governatore sospeso si era già avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia per la prima misura cautelare, lo scorso 11 maggio, salvo poi chiedere un confronto con i pm pochi giorni dopo. Il presidente Toti non ha risposto al giudice Paola Faggioni. Per il governatore il giudice delle indagini preliminari ha disposto una nuova misura domiciliare con l’accusa di finanziamento illecito per gli spot elettorali delle comunali di giugno 2022 proiettati sul maxischermo di Terrazza Colombo, di proprietà dell’editore dell’emittente locale Primocanale, Maurizio Rossi.

Giovanni Toti

Passaggi pubblicitari, secondo i pm Federico Manotti e Luca Monteverde, pagati sottobanco da Esselunga in cambio dell’accelerazione degli iter burocratici per aprire i nuovi supermercati a Sestri Ponente, Savona e Rapallo. Sono indagati per lo stesso reato anche l’ex braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, l’ex membro del Cda Francesco Moncada e Maurizio Rossi. Intanto l’avvocato di Toti, Stefano Savi, ha depositato il ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame di respingere la richiesta di revoca degli arresti domiciliari: gli Ermellini potrebbero fissare la data dell’udienza non prima di settembre.

 Intanto il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha dato il nuovo via libera all’incontro tra il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il vicepresidente e ministro Matteo Salvini. “Appena il leader della Lega sarà disponibile – ha spiegato l’avvocato Stefano Savi – si potrà fare l’incontro in presenza. Ci basterà comunicarlo alla guardia di finanza”. Il gip ha autorizzato anche gli altri colloqui chiesti dal presidente: quello con l’assessore regionale Marco Scajola e quello con Maurizio Lupi, Ilaria Cavo e Giuseppe Bicchielli, rispettivamente leader, senatrice e deputato di Noi Moderati.

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