Intercettazioni: vertice maggioranza, limite dei 45 giorni non per reati di Codice Rosso

È l’intesa raggiunta nel corso di un incontro dedicato alla modifica della disciplina che si è tenuto in via Arenula alla presenza di Nordio.

Roma – La norma relativa all’applicazione del termine dei 45 giorni come limite alle intercettazioni non si applicherà ai reati di Codice Rosso, così come già avviene per i reati di mafia e terrorismo. È questa l’intesa raggiunta nel corso di un incontro dedicato alla modifica della disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazioni che si è tenuto in via Arenula alla presenza del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, del Viceministro, Francesco Paolo Sisto, dei Sottosegretari Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari.

Hanno partecipato al vertice i Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato oltre ai capigruppo di maggioranza delle rispettive commissioni. In base all’intesa raggiunta, la proposta di modifica verrà anticipata da un ordine del giorno cui verrà data attuazione nel primo provvedimento utile, così da non rallentare l’iter di approvazione del DDL proroga intercettazioni.

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