Indagine “Achei”, i carabinieri TPC restituiscono alla Soprintendenza 42 reperti archeologici

Smascherato un traffico internazionale di reperti archeologici, arrestate 23 persone coinvolte nel mercato nero.

Crotone – Il Gruppo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) ha restituito 42 reperti archeologici e 5 riproduzioni moderne alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Catanzaro e Crotone. I beni, di grande valore storico e culturale, sono stati recuperati nell’ambito dell’operazione “Achei”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Crotone.

L’indagine, avviata nel 2017 e conclusa nel 2018, ha smascherato un vasto traffico di reperti archeologici su scala internazionale, coinvolgendo Paesi come Gran Bretagna, Francia, Germania e Serbia. I reperti erano stati trafugati da squadre di “tombaroli” che alimentavano il mercato nero attraverso complessi canali di ricettazione.

L’operazione ha portato all’arresto di 23 persone accusate di associazione per delinquere, danneggiamento al patrimonio archeologico, impossessamento illecito di beni culturali e ricettazione. Inoltre, sono stati eseguiti 80 decreti di perquisizione.

Questa restituzione rappresenta un importante passo nella tutela del patrimonio culturale italiano, grazie all’impegno congiunto di forze dell’ordine e istituzioni del Ministero della Cultura (MiC).

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