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Incontro per la tutela degli operatori economici e l’utilizzo dei fondi PNRR

Si è tenuto presso la sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza un incontro fra i vertici delle Fiamme Gialle e le principali associazioni di categoria del territorio.

Fermo – Erano presenti il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo, colonnello Massimiliano Bolognese, il Comandante del Gruppo di Fermo, Maggiore Benito Addolorato ed altri Ufficiali alla sede. Per le Associazioni di Categoria, sono intervenuti il Consigliere di “Confindustria” Stefano Violoni, il Responsabile dell’Ufficio Provinciale di Fermo di “Confartigianato” Paolo Tappatà, il vice-presidente di “Confartigianato” Lorenzo Totò, il vice-presidente di “Villaggi Marche” Paola Capriotti in rappresentanza della “Confcommercio Marche Centrali”, il Presidente ed il Direttore di “CNA” Emiliano Tomassini ed Andrea Caranfa.

L’evento, promosso dal Colonnello Bolognese e che ha riscosso unanime apprezzamento da parte delle Associazioni, ha rappresentato l’occasione per ribadire il ruolo della Guardia di Finanza a tutela degli operatori che agiscono nella legalità e per sottolineare la necessità di incentivare efficaci e concrete forme di interlocuzione tra gli attori istituzionali, al fine di intercettare eventuali tentativi di penetrazione del tessuto economico da parte della criminalità.

Il focus dell’incontro è stato costituito dall’impiego dei fondi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che costituisce per l’Italia un’irrinunciabile occasione per rilanciare gli investimenti pubblici e privati, nonché per attuare rilevanti riforme strutturali, nel quadro di un più ampio disegno di transizione verso un’economia più sostenibile, innovativa e inclusiva. La corretta destinazione di tali ingenti risorse assume un’importanza cruciale e, in quest’ottica, la Guardia di Finanza, quale polizia economico-finanziaria a competenza generale, è prioritariamente coinvolta nel dispositivo di prevenzione e contrasto di possibile fenomenologie illecite, con attività mirate e selettive.

Il Colonnello Bolognese, nel richiamare alcuni recenti protocolli sottoscritti con diversi enti locali per presidiare il corretto utilizzo delle risorse del PNRR, ha evidenziato come in tale contesto assumano un ruolo cardine anche il mondo dell’imprenditoria e le associazioni di categoria che, proprio come gli enti locali, sono i primi a riuscire a carpire eventuali avvisaglie di illegalità: diventa, pertanto, indispensabile uno sforzo corale da parte di tutte le componenti istituzionali volto a rafforzare, ottimizzare e rendere più incisiva l’azione preventiva, prima che la sottrazione o lo sviamento dei fondi si realizzino. Ne deriva l’importanza della condivisione e della circolarità informativa, per segnalare tempestivamente ogni minimo alert di anomalia, al fine di tutelare l’economia legale da possibili ingerenze criminali, ingolosite dalla portata epocale delle risorse messe in campo.

Nel corso dell’incontro, diversi sono stati i temi affrontati, di stretta attualità, quali l’evasione fiscale, il sommerso di lavoro, la tutela del made in Italy, la lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, le frodi agroalimentari: tutti settori nei quali il Corpo è quotidianamente impegnato per garantire il rispetto della legalità allo scopo di favorire il rilancio dell’economia, scongiurando il distorto utilizzo delle risorse.

Da qui la necessità di sviluppare, con tutti gli attori istituzionali, un costante e costruttivo dialogo che possa condurre gli aderenti alle varie Associazioni intervenute all’incontro a segnalare al Corpo, con grande senso di responsabilità, situazioni sospette o comunque inusuali, onde consentire i necessari approfondimenti e analisi a opera della Guardia di Finanza che, come assicurato dal Comandante Provinciale, continuerà a profondere ogni sforzo al fine di intercettare tentativi di infiltrazione e/o condizionamento da parte di consorterie criminali.

I rappresentanti delle Associazioni, dal canto loro, nell’evidenziare il costante impegno nell’incentivare la diffusione, al proprio interno, della cultura della legalità, hanno manifestato piena disponibilità nel contribuire, anche mediante l’inoltro di segnalazioni qualificate, alla prevenzione e repressione di attività illecite, che “inquinano” l’economia sana, a discapito della leale concorrenza tra coloro che operano nel rispetto delle regole.

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