Inchiesta cooperative: rinvio a giudizio per moglie, suocera e cognati Soumahoro

Michel Rukundo, cognato del deputato, ha tentato di essere ammesso tra i creditori della coop Karibu finita in liquidazione dopo lo scandalo.

Latina – Moglie, suocera e cognati del deputato Aboubakar Soumahoro andranno a processo per la gestione opaca delle loro cooperative per l’assistenza ai migranti. Le accuse vanno dalla bancarotta alla frode, fino all’autoriciclaggio. Si parla di somme importanti: oltre 60 milioni di euro dissolti in spese in beni di lusso.  Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giulia Paolini, accogliendo le richieste del pm Giuseppe Miliano, ha disposto un processo per Liliane Murekatete, Marie Therese Mukamitsindo, Michel Rukundo e Aline Mutesi. Le indagini intanto proseguono. 

Le accuse contestate a vario titolo (sulla gestione di richiedenti asilo e di minori non accompagnati) e a seconda delle posizioni sono di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. Secondo l’ipotesi accusatoria della procura della repubblica di Latina, i due milioni di euro che erano stati erogati e destinati all’accoglienza dei migranti, sarebbero stati distratti per altri scopi e utilizzati per acquistare beni immobili all’estero e per acquisti di abbigliamento e accessori griffati. Le indagini vennero condotte dalla Gdf e ora il processo inizierà a Latina il prossimo 11 giugno.

Liliane Murekatete

Attività illecite, secondo le accuse, per cui sono stati incassati 62 milioni di euro dal 2017 al 2022. Il lavoro degli inquirenti ha fatto emergere anche l’invio di quasi mezzo milione di euro all’estero, ufficialmente destinati a progetti in Africa e senza una “congrua giustificazione causale e comunque per finalità diverse da quelle alle quali era preposta la Karibu”, una delle coop coinvolte. Fondi inviati all’estero con “casuali risibili – afferma il giudice – probabilmente per giustificare ipotetici progetti fuori dall’Italia, non previsti dalle convenzioni”. In totale la cifra trasferita oltre confine si attesta sui 472.909 euro. Talvolta le operazioni “sono giustificate con la voce ‘rimborso spesa anticipato’ per somme mai anticipate dal beneficiario dell’accredito”.

Murekatete, difesa dall’avvocato Lorenzo Borrè, ha sempre respinto le accuse di aver utilizzato i fondi pro-migranti delle cooperative per acquistare beni voluttuari. “Quegli acquisti non li ho effettuati io, non ho mai avuto in uso carte di credito della cooperativa“, ha detto la donna in dichiarazioni spontanee davanti al Gip nel novembre scorso aggiungendo che “gli unici pagamenti da lei effettuati sono stati gli stipendi, più le spese per acquistare il cibo per gli ospiti della struttura”.

A ottobre 2023 il gip di latina aveva disposto gli arresti domiciliari per Liliane e la madre Marie Therede Mukamatsindo. Michel Rukundo, cognato di Soumahoro, ha tentato di essere ammesso tra i creditori della coop Karibu finita in liquidazione una volta emerso il buco nei conti e lo scandalo. Avviata una vertenza, avrebbe reclamato oltre centomila euro. Per la precisione 100.122 euro.

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