Ilaria Salis occupante abusiva di una casa popolare a Milano: “Debito da 90 mila euro”

Già identificata dalla polizia a dicembre 2008. Allora aveva dichiarato una gravidanza, poi le 4 condanne alle spalle e le 29 denunce.

Milano – L’indirizzo preciso è via Borsi 14, zona Navigli. Lì si trova un alloggio popolare dell’Aler, che gestisce il patrimonio Erp di Regione Lombardia. La casa è occupata dal 24 novembre 2008. E l’occupante si chiama Ilaria Salis ed è nata il 7 giugno 1984. Ovvero la stessa persona arrestata in Ungheria l’11 febbraio 2023 per aver partecipato a un raid contro neonazisti. La casa si trova al secondo piano, ha una superficie di meno di 40 metri quadri. Come occupante ha un debito che si aggira intorno ai 90 mila euro. Salis è stata identificata dalla polizia nel dicembre 2008. Prima abitava in via Plichi I, sempre in un alloggio dell’Aler. L’occupante dichiarava di essere in stato di gravidanza “al secondo mese circa, non dichiarato”.

Non è tutto: Salis ha già ricevuto quattro condanne per resistenza a pubblico ufficiale durante uno sgombero, invasione di edifici, accensione ed esplosioni pericolose. In totale, ha ricevuto ventinove denunce all’autorità giudiziaria. Gli ispettori hanno messo a verbale che l’identificazione e la compilazione del rapporto si è svolta sul pianerottolo perché gli occupanti non hanno consentito di entrare in casa. E hanno aggiunto che dall’interno si sentiva provenire una voce maschile. Hanno accertato l’effrazione della porta, la sostituzione del cilindro delle chiavi, i segni della lastratura. Nell’ottobre 2022 risulta anche lo sgombero di un altro alloggio popolare, sempre a Milano. Stavolta al Corvetto, in zona Sud.

Ilaria Salis in Aula a Budapest

Ilaria Salis “sa già come investire il suo primo stipendio da eurodeputata, qualora venisse eletta. Potrebbe risanare il debito che avrebbe contratto con l’Aler per l’okkupazione abusiva di un alloggio popolare”, scrive il giornalista Nicola Porro sul suo sito. “L’insegnante precaria, ancora detenuta in Ungheria ai domiciliari, divenuta capolista per Alleanza Verdi Sinistra nel collegio Nord Ovest per le elezioni europee, porta nella sfera pubblica il peso di una storia personale – scrive – densa di implicazioni politiche. E non parliamo solo delle 4 condanne da attivista di cui si è già parlato. Il percorso di Ilaria subisce una svolta critica l’11 febbraio 2023, giorno del suo arresto in Ungheria con l’accusa di aver attaccato alcuni estremisti di destra. Questo evento non solo segna la sua vita ma catalizza l’attenzione dei deputati Nicola Fratoianni Angelo Bonelli, che intravedono nella sua figura un’opportunità elettorale, puntando a superare il limite del 4% necessario per entrare a Bruxelles”.

Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni

La decisione di concorrere per un seggio al Parlamento Europeo, scrive Porro, è profondamente influenzata dalle sue avventure personali. Ilaria si propone come portavoce delle “situazioni di ingiustizia” a livello europeo, “mettendo al centro della sua agenda la lotta contro le discriminazioni e le politiche delle destre estreme. Domanda delle domande: ma Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, quelli che lanciarono Soumahoro salvo poi abbandonarlo, sapevano di questa casa popolare? E del debito?”.

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