Il Tar del Lazio ferma il bando per 31 concessioni balneari a Roma

Con l’udienza di merito prevista per ottobre, il futuro delle concessioni balneari romane resta incerto. Le preoccupazioni della categoria.

Roma –  Il Tar del Lazio sospende il bando per l’affidamento di 31 concessioni balneari sul litorale romano. La sezione quinta ter del Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da alcuni balneari contro Roma Capitale e Agenzia del Demanio per l’annullamento, previa concessione di idonee misure cautelari, dell’avviso pubblico del 14 febbraio 2025 per l’affidamento di 31 concessioni di beni demaniali marittimi del litorale di Roma Capitale per finalità turistiche e ricreative, la determinazione dirigenziale con la quale è stato indetto l’avviso e le deliberazioni della giunta con gli indirizzi e criteri generali per la valorizzazione economica, sociale e paesaggistico-ambientale del Litorale di Roma e relativa integrazione. Il Tar ha accolto la domanda cautelare e sospeso la gara fissando l’udienza di merito al 14 ottobre 2025.

Come si legge nel dispositivo, “al primo esame consentito nella fase cautelare, il ricorso si presenta assistito da apprezzabili profili di fumus boni iuris”. Nella sentenza si sottolinea che “al fine di assicurare su tutto il territorio nazionale il rispetto dei ‘principi di libertà di stabilimento, di pubblicità, di trasparenza, di massima partecipazione, di non discriminazione e di parità di trattamento'” il legislatore statale “ha innovativamente stabilito che i titolari delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative siano selezionati attraverso un modulo procedimentale verosimilmente connotato in termini di specialità, esclusività e immediata applicazione”. E si osserva che “la procedura indetta da Roma Capitale, c.d. ‘gara-ponte’, pare disancorata dal nuovo paradigma legale”.

Il ricorso presentato da alcuni balneari si basa su motivazioni specifiche riguardanti la gestione delle concessioni dei beni demaniali marittimi. Gli operatori del settore hanno ritenuto che il bando non tutelasse adeguatamente i loro diritti e interessi, oltre a non rispettare i criteri stabiliti per una corretta valorizzazione delle risorse costiere. Con la richiesta di misure cautelari, hanno chiesto che l’avviso pubblico venga annullato, sostenendo che la procedura non garantisse un’esatta equità nella distribuzione delle concessioni. Con l’udienza di merito prevista per ottobre, il futuro delle concessioni balneari romane resta incerto. Gli esperti del settore auspicano che la questione venga risolta nel migliore dei modi, per non compromettere le attività già in essere e il potenziale turistico dell’area. Soprattutto in vista di un’estate che potrebbe portare un numero significativo di turisti.

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