Il sindaco di Pollica replica a attacchi Fondazione Vassallo: “Mistificazioni”

Il primo cittadino si difende e anzi intende denunciare nelle sedi opportune le accuse nei suoi confronti, per ristabilire la verità.

Salerno – Due giorni fa, a nome della Fondazione Angelo Vassallo, il presidente Dario Vassallo aveva denunciato “con forza una lunga serie di atti gravi e deliberati perpetrati dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani, che mirano a cancellare la memoria di Angelo Vassallo e a minare la credibilità della Fondazione”. E aveva aggiunto come “di fronte a questa condotta intollerabile e irrispettosa”, chiedeva le “dimissioni immediate del sindaco e un intervento urgente del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi”.

Oggi la replica del primo cittadino di Pollica: “Non avrei voglia di replicare alle sue ennesime illazioni sul mio conto, poiché non meritano alcuna attenzione”, afferma, “tuttavia, l’alta considerazione che nutro per il ruolo di sindaco, la necessità di difendere la reputazione dei cittadini di Pollica – che lei non perde occasione di offendere – e soprattutto l’affetto che mi lega ad Angelo, mi impediscono di rimanere inerte di fronte ad una mistificazione della realtà tanto grave”. Stefano Pisani, risponde così alle accuse di Dario Vassallo, fratello del sindaco-pescatore ucciso nel 2010. Un omicidio per il quale pochi giorni fa sono scattati quattro arresti.

Il sindaco di Pollica Stefano Pisani

“Il sindaco Pisani ha dimostrato in più occasioni la volontà di distruggere ogni legame con il ricordo del “Sindaco Pescatore”, iniziando dalla devastazione di qualche anno fa dall’Oasi del Giglio Marino, un’area protetta sulla spiaggia di Acciaroli dedicata ad Angelo Vassallo, simbolo di tutela ambientale e di impegno civile – si spiegava nella nota della Fondazione Vassallo – Questo spazio, voluto per onorare la sua memoria e sensibilizzare alla protezione della natura, è stato brutalmente distrutto, cancellando un gesto di rispetto verso il territorio e verso chi ha dato la vita per difenderlo”.

Ma Pisani passa al contrattacco: “Il suo tentativo di raccontare strumentalmente la storia di questi anni, distorcendola al solo fine di accreditarsi un ruolo politico in contrapposizione all’amministrazione del Comune di Pollica, che è e resterà per sempre il Comune di Angelo Vassallo, non avrà successo”, prosegue il sindaco che nella nota aggiunge anche una dichiarazione di Angelina Vassallo, moglie di Angelo. “A Pollica, la memoria di Angelo è viva, e il suo esempio è divenuto nel tempo un faro e una guida per molte
persone del territorio.
Questo è anche frutto delle numerose iniziative di salvaguardia della sua memoria, che il Comune di Pollica, e in particolare Stefano Pisani, il sindaco scelto dallo stesso Angelo come suo successore, hanno portato avanti in questi 14 anni. Oltre alla cura della memoria, a Stefano vanno riconosciuti la determinazione e il merito di aver portato a termine molti dei progetti che Angelo aveva immaginato prima del suo barbaro omicidio. Oggi mio marito sarebbe fiero dello sviluppo del nostro Comune”, le parole della vedova Vassallo.

Dario Vassallo

Pisani ha poi pubblicato un elenco di dodici punti e contenenti alcune delle iniziative realizzate dal comune per ricordare Angelo Vassallo. Poi, rivolgendosi a Dario Vassallo, ha rincarato la dose. “Le sue illazioni non possono cancellare la storia amministrativa di Pollica e l’impegno quotidiano volto a onorare le idee e il lavoro del sindaco pescatore. Le false accuse non cancellano le numerose iniziative attraverso le quali
il Comune di Pollica ha preservato la memoria del sindaco pescatore nei 14 anni trascorsi dal suo assassinio”. E ancora: “Adombrare che il sindaco scelto dalla nostra comunità per continuare l’opera di Angelo abbia cercato di depistare o oscurare la verità sulla sua morte rappresenta un atto di mistificazione così grave da meritare una denuncia nelle sedi opportune, per ristabilire la verità dei fatti”, l’affondo di Pisani.

“Lei ha avuto un uomo straordinario come fratello; il suo dolore merita rispetto, ma dovrebbe ricordare che diffondere notizie false e giudizi infondati non lenisce il dolore, né onora la memoria di Angelo. Le notizie di questi giorni mi hanno dato speranza e fiducia; per questo auspico che lei riconosca pubblicamente l’infondatezza dell’accusa di depistaggio. Spero, inoltre, che comprenda come la verità possa essere raggiunta solo uniti: la comunità, il Comune, la fondazione, Angelina, Antonio, Giusy e tutti coloro che vogliono bene ad Angelo e ne onorano il ricordo”. Il sindaco Pisani, inoltre, ha confermato la sua disponibilità a un confronto pubblico “per chiarire ogni accusa e rispondere a tutte le domande”, invitando il Presidente della Fondazione a partecipare a un incontro nella piazza di Acciaroli, “il luogo simbolico in cui Angelo Vassallo raccontava alla comunità la sua visione di futuro”.

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