Il relitto del sommergibile Scirè riconosciuto Sacrario della Marina Militare

Si distinse per il suo ruolo cruciale nelle operazioni degli incursori durante gli attacchi subacquei. Fu affondato dai britannici il 10 agosto 1942: 58 le vittime, un solo superstite.

Il Parlamento italiano ha dichiarato il relitto del sommergibile Scirè, affondato il 10 agosto 1942 durante la Seconda Guerra Mondiale, un sacrario della Marina Militare. Questo riconoscimento, celebrato dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, trasforma il sito sommerso al largo di Haifa, in Israele, in un luogo sacro, simbolo del coraggio, del sacrificio e della dedizione dei marinai italiani che servirono il Paese in uno dei periodi più tragici della nostra storia.

Il sommergibile Scirè e i “maiali” della Xª Mas

Commissionato nel 1938 dalla Regia Marina, il sommergibile Scirè era un’unità della classe Adua, lungo 60 metri e progettato per missioni stealth ad alto rischio. Sotto il comando di figure leggendarie come il capitano di corvetta Junio Valerio Borghese, lo Scirè si distinse per il suo ruolo cruciale nelle operazioni degli incursori della Xª Flottiglia MAS, un’unità d’élite specializzata in attacchi subacquei. Tra le sue missioni più celebri vi fu il supporto agli attacchi ai porti britannici di Gibilterra e Alessandria d’Egitto. Nel dicembre 1941, lo Scirè trasportò i “maiali” – siluri a lenta corsa pilotati da sommozzatori – che permisero di affondare le corazzate britanniche HMS Valiant e HMS Queen Elizabeth ad Alessandria, un colpo audace che compromise temporaneamente la superiorità navale alleata nel Mediterraneo.

L’affondamento da parte dei britannici

Tuttavia, la sorte dello Scirè fu segnata il 10 agosto 1942. Durante una missione per attaccare il porto di Haifa, allora sotto controllo britannico, il sommergibile fu individuato e sottoposto a un intenso attacco con cariche di profondità da parte della corvetta britannica HMS Islay e di altre unità. Colpito, lo Scirè affondò a una profondità di circa 32 metri, portando con sé 58 membri dell’equipaggio, tra marinai e incursori. Solo un uomo, il sottocapo silurista Francesco Del Vecchio, sopravvisse, catturato dagli inglesi.

L’omaggio del ministro Crosetto

Il relitto, localizzato nel 1984 da sommozzatori israeliani, è rimasto per decenni un testimone silenzioso di quel sacrificio. Ora, con il riconoscimento come sacrario militare, non è più solo un resto bellico, ma un monumento subacqueo che onora la memoria di quegli uomini. Il Ministro Crosetto ha sottolineato l’importanza di questo atto di giustizia, ringraziando i parlamentari, uniti oltre le divisioni politiche, e tutti coloro che hanno lavorato per preservare la memoria dei caduti.

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