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Il rapimento di Paul Getty III: 50 anni fa nasce la holding delle ‘ndrine

Mezzo secolo fa il rapimento di Paul Getty III. Il riscatto del nipote dell’uomo più ricco del mondo avviava il business delle ‘ndrine.

Roma – Aveva 16 anni  Paul Getty III, il nipote di Jean Paul, l’uomo più ricco del mondo, quando fu rapito da un gruppo criminale a piazza Farnese. Ed è proprio nel centro della Capitale che viene posta la prima “pietra” della holding dei sequestri della ‘ndrangheta. Perché qui, in una calda serata di luglio, la ‘ndrangheta pone le basi per la nascita del suo impero.

Era il 10 luglio 1973, quando il giovane Getty veniva rapito, sedato e poi trasportato in una cantina sotterranea vicino alla stazione di Sicignano degli Alburni, nel Salernitano. Immediata la prima richiesta di riscatto: il gruppo chiedeva 17 milioni di dollari per la restituzione del giovane, immaginando che il petroliere avrebbe pagato qualsiasi cifra per il ritorno del nipote dai capelli rossi.

Paul Getty III

Ma l’imprenditore più ricco del mondo rifiutò di trattare, “ho 14 nipoti, se pagassi anche un solo centesimo li rapirebbero tutti”, disse irremovibile pensando che il rapimento fosse una  truffa escogitata dal nipote per estorcere soldi.

IL PAGAMENTO DEL RISCATTO E LA LIBERAZIONE

Dopo tre mesi un pezzo dell’orecchio di Getty e una sua ciocca di capelli furono recapitati nella redazione romana del Messaggero, al Tempo fu invece inviata una lettera in cui il ragazzo supplicava di essere liberato. La severità di Getty iniziò dunque a vacillare e decise di scendere a patti e pagare il riscatto. Questo tuttavia fu ridotto a tre milioni, dei quali una parte pagata da Getty senior e una dal padre del ragazzo, che avrebbe dovuto ripagare la somma con un interesse annuo del 4%.

Dopo cinque mesi, il 15 dicembre Paul Getty III venne ritrovato da un camionista sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Esperienza che tuttavia segnò profondamente il ragazzo che nel 1981 a seguito dell’assunzione di una dose massiccia di alcol e medicinali rimase paralizzato a causa di ictus. Morì nel 2011 in Inghilterra all’età di 54 anni.

Jen Paul Getty

GLI ARRESTI E LA NASCITA DELLA HOLDING

Per il rapimento furono arrestate nove persone, ma a causa dell’insufficienza di prove soltanto due di loro furono condannate, perché ritenute dagli inquirenti gli esecutori materiali. Si tratta di Antonio Mancuso, proprietario dell’auto sulla quale era stato caricato il denaro del riscatto, e Giuseppe la Manna, un guardiano notturno ritrovato con alcune banconote del bottino.

Nel 1998 la Commissione d’inchiesta antimafia scrisse nella relazione che “con i proventi dei sequestri furono comprati camion, autocarri, pale meccaniche e si diede vita alla formazione di ditte mafiose nel campo dell’edilizia le quali parteciparono alle gare per gli appalti pubblici”.

L’INDUSTRIA DEI SEQUESTRI

Fu il sequestro Getty a inaugurare una lunga stagione di rapimenti a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. In due decenni, durante i quali la criminalità si concentrò su questo tipo di business,  furono rapite 650 persone.

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