Il primo G7 sulla disabilità e la Carta di Solfagnano. Locatelli “Insieme si può”

I ministri partecipanti consegneranno il documento approvato al Santo Padre. Molte le testimonianze di chi ha avuto un riscatto sociale.

Perugia – Il primo G7 dedicato all’inclusione e alla disabilità, che si chiude dopo una tre giorni al Castello di Solfagnano, ha visto sia le testimonianze delle tante persone disabili che sono salite sul palco di Assisi e hanno animato la piazza con un ruolo di primo piano, sia le proposte dei ministri, e infine le idee degli esperti dei vari paesi. La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli ha voluto dare un segnale forte: “o facciamo le cose insieme o non andiamo da nessuna parte”.

Alle sue parole ha fatto eco l’omologa francese, Charlotte Parmentier Leqoc: “Ritengo che il fatto di aver accentrato le disabilità in questo G7 sia una cosa importantissima, perché dà un respiro più ampio a tutte le politiche sulle disabilità e permette di portare avanti il tema dell’inclusione che per noi è fondamentale. La Carta di Solfagnano ci servirà da bussola per portare avanti le nostre strategie e le nostre politiche e per me, che sono nuova nel ruolo di ministro, permetterà di creare la road map e uno stimolo per la mia azione”. Si è aperta questa mattina con la riunione ministeriale, che porterà all’adozione della Carta di Solfagnano, la terza ed ultima giornata in Umbria del primo G7 Inclusione e Disabilità, iniziato lunedì con la cerimonia di accoglienza delle delegazioni ministeriali ad Assisi.

Il palco del G7 Inclusione e Disabilità

Al Castello di Solfagnano, in provincia di Perugia, con la partecipazione dei ministri del G7+UE e dei Paesi dell’outreach (Tunisia, Kenya, Sud Africa, Vietnam), si arriverà così alla Dichiarazione finale, un documento che rappresenta gli impegni dei ministri e dei paesi partecipanti al G7, ispirati dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Testo che arriva dopo la giornata preparatoria di ieri che ha visto anche la partecipazione di Enti e Associazioni nazionali e internazionali. Il lavoro per l’analisi delle priorità individuate dai Paesi G7, per scrivere la Carta di Solfagnano, si è sviluppato su sei panel di confronto grazie alla partecipazione di circa 160 delegati.

Tra i temi trattati l’accessibilità universale, l’inclusione come questione prioritaria di tutte le agende politiche, la vita autonoma e indipendente, la valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa, la promozione delle nuove tecnologie, la dimensione sportiva e ricreativa della vita, la dignità della vita e dimensione dei servizi, la prevenzione e gestione delle situazioni di emergenza e di post-emergenza, in particolare legate anche alle crisi climatiche.

La ministra Locatelli al G7 in Umbria

Domani mattina la delegazione dei ministri che ha partecipato al G7 Inclusione e Disabilità verrà infine ricevuta in udienza dal Santo Padre in Vaticano. A Papa Francesco sarà così consegnata la Carta di Solfagnano. A rendere ancora più speciale la chiusura del G7 il fatto che saranno i ragazzi di PizzAut a occuparsi del pranzo dei grandi della terra. Il fondatore della prima pizzeria gestita da personale autistico e i suoi ragazzi, spingendoli sempre più avanti nella loro impresa si chiama Nico Acampora e fino a oggi ha dato lavoro a 600 persone autistiche in tutta Italia. “Prima di lavorare da PizzAut frequentavo uno Sfa (Servizio formazione autonomie), un centro per ragazzi con disabilità. Ma stavo male ogni giorno, sono
arrivato anche a darmi le forchettate sulla fronte. Con PizzAut sono rinato e adesso le forchette le uso per lavorare”, dice Lorenzo che racconta la sua storia, mentre distribuisce fette di pizza nella sala stampa allestita nel Castello di Solfagnano.

Lorenzo è uno dei tanti ragazzi con autismo impiegati nelle pizzerie di Nico Acampora. “La sua è una testimonianza di come una forchetta, da oggetto di autolesionismo sia diventata un mezzo di riscatto sociale”, commenta Acampora aiutando Lorenzo nella distribuzione. “Tutti – ha sottolineato la ministra Locatelli – hanno ripetuto la frase che nella Convenzione Onu dice ‘Niente su di noi senza di noi’. Ne facciamo una ragione piena di lavoro e condivisione per operare insieme come Istituzioni, mondo del terzo settore, mondo privato, società civile, singoli cittadini, tutti nella stessa direzione”.

Alessandra Locatelli

E ancora, “credo che il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica del nostro paese si esprime anche lavorando tutti insieme nella stessa direzione. Questo G7- ha sottolineato – è un punto dal quale non bisogna tornare indietro, con la Carta di Solfagnano ci dotiamo di un impegno reciproco su alcune tematiche e penso che questo sia un modello che dobbiamo portare avanti e implementare nei prossimi G7″.

Per Locatelli, “ormai il cambiamento è iniziato anche nel nostro Paese con la riforma sulla disabilità, ma deve essere portato avanti anche nell’attività quotidiana, soprattutto sburocratizzando, semplificando, pensando sempre che qualsiasi cosa si fa lo si deve fare per tutti e soprattutto vedendo in ogni persona le potenzialità e non i limiti. Questo – ha concluso – può sbloccare anche tanti mondi, cioè quello istituzionale, quello privato e anche quello dei singoli cittadini”.

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