Sul fronte alimentare, il traino dato da cene e pranzi a casa: oltre l’80% degli italiani ha infatti passato il 24 e 25 dicembre in famiglia.
Roma – Nell’ultima settimana, da venerdì 20 dicembre ad oggi sono stati spesi, tra prodotti alimentari, regali e viaggi circa 9 miliardi di euro. A snocciolare le cifre è Confesercenti che traccia un primo bilancio delle spese di Natale. Sul fronte alimentare, il traino è stato dato da cene e pranzi in casa: oltre l’80% degli italiani ha infatti passato il 24 e 25 dicembre in famiglia. Bene anche le attività commerciali di vicinato, con il 78% delle imprese associate che segnala vendite in ripresa rispetto alla settimana precedente.
“Ora l’auspicio delle imprese – spiega Confesercenti – è che l’accelerazione dei consumi duri fino a San Silvestro: un buon andamento delle vendite nei giorni immediatamente antecedenti al Natale, infatti, segnala spesso un ultimo dell’anno all’insegna dei migliori risultati. E, stando alle aspettative degli esercenti del settore moda, l’avvio dei saldi potrebbe segnare una decisa affermazione delle vendite effettuate presso le
attività del territorio”.
Per la tavola di Natale, tra cibi e bevande della tradizione, gli italiani hanno speso 2,8 miliardi di euro. Lo spumante, la frutta di stagione e il panettone sono le star indiscusse del pranzo e della cena delle festività. Il dato è di Coldiretti sulla festa regina dell’anno, in cui si sono scelti i prodotti made in Italy ma è diminuito il tempo passato ai fornelli. Si cucina meno. Coldiretti evidenzia che quasi nove cittadini su dieci (88%) hanno scelto di passare in casa propria o di parenti e amici, mentre il resto si è diviso tra ristoranti, agriturismi o altre soluzioni dell’ultim’ora. Chi ha preparato il pranzo di Natale ha passato in media 2,2 ore ai fornelli, in netto calo rispetto alla media degli anni precedenti, secondo Coldiretti/Ixe.
Un 47% ha deciso di mettersi alla prova in cucina, preparando personalmente il dolce delle feste con farina e mattarello. La maggior parte delle famiglie si è indirizzata comunque verso un menù a base di prodotti e ingredienti nazionali, con una spesa complessiva stimata dalla Coldiretti in 920 milioni di euro per pesce, carni e salumi, 600 milioni di euro per spumante, vino e altre bevande, 300 milioni per i dolci, tra cui panettone, pandoro e prodotti da panetteria. Inoltre, si stima una spesa di 580 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 200 milioni per pasta e pane, e altrettanti per formaggi e uova.