Il giallo sulla morte di Gianluca Volpe: le piste seguite dagli inquirenti a Tenerife

Le autorità delle Canarie hanno disposto l’autopsia sul corpo del giovane. Secondo i primi sviluppi, non si tratterebbe di morte violenta.

Tenerife – Da ieri un nuovo giallo avvolge la tragedia della morte di un giovane italiano trovato senza vita a Tenerife. Gianluca Volpe, 27 anni, era originario di Napoli ma che viveva con la famiglia a Tegoleto, in provincia di Arezzo. Era arrivato da piccolo in Toscana con i genitori e due fratelli perché all’epoca il padre aveva trovato lavoro in un’azienda produttrice di cucine. Qui Gianluca era cresciuto completando le scuole. Di recente però trascorreva, a dire dei conoscenti, più tempo ad Arezzo, dove aveva lavorato nell’ambito sanitario. Pochi giorni prima della morte era partito per le Canarie, dove pare si volesse trasferire. Era grande appassionato di pugilato e aveva scelto come motto per il suo profilo Facebook “Volteggia come una farfalla, pungi come un’ape”, motto del suo idolo Muhammad Alì.

Un altro atleta preferito era il pugile americano Ryan García. Viaggi, tatuaggi e animali, in particolare i cani, gli altri interessi del giovane. Sul decesso di Gianluca Volpe risulta aperto un fascicolo dalla magistratura spagnola. Le indagini sono condotte dagli investigatori della polizia che, come detto, escluderebbero la morte violenta poiché a loro dire sul corpo del 27enne non sarebbero state trovate ferite particolari. Tutte le ipotesi restano in piedi, anche se amici e conoscenti descrivono il giovane come solare, che non avrebbe mai manifestato alcun disagio. Non compaiono neanche frasi preoccupanti sui suoi social.

La famiglia – avvisata dai carabinieri, a loro volta informati dal consolato italiano ad Arona – è sconvolta: il decesso risale al fine settimana scorso, ma se n’è avuta notizia soltanto il 13 febbraio, quando messaggi di cordoglio degli amici hanno cominciato a circolare sui social. Le autorità spagnole delle Canarie che indagano sul giallo hanno disposto l’autopsia sul corpo del giovane. Dai primi accertamenti sul cadavere, non si tratterebbe di morte violenta, ma gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, compresa quella del delitto.

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