Il generale Vannacci resta vicepresidente dei Patrioti Ue a Strasburgo

Il suo incarico confermato è nella dichiarazione di costituzione dei gruppi politici allegata ai verbali della sessione plenaria.

Strasburgo – Roberto Vannacci, eurodeputato eletto nelle liste della Lega, risulta tuttora essere vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa. Nella dichiarazione di costituzione dei gruppi politici allegata ai verbali della sessione plenaria di Strasburgo di venerdì scorso, 19 luglio, il generale risulta essere tra i sette vicepresidenti del terzo gruppo dell’Aula, malgrado le perplessità espresse pubblicamente e ripetutamente da Jean-Paul Garraud, capodelegazione del Rassemblement National, prima delegazione del gruppo con trenta deputati.

Eppure appena arrivato in Europa, Vannacci era già finito nel mirino non solo dei suoi avversari politici, ma anche dei compagni di partito all’Europarlamento. I deputati del Rassemblement National di Marine Le Pen infatti avevano chiesto al generale di lasciare la carica di vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa, a causa delle sue posizioni estreme su omosessuali e non solo. Del caso si era discusso in una riunione a porte chiuse dei Patrioti a Strasburgo.

Lo stesso Vannacci avrebbe lasciato in anticipo la stanza del Europarlamento a Strasburgo, dove si stava tenendo il ‘processo’ del gruppo della destra europea al neodeputato leghista, finito nei guai già all’inizio della sua esperienza in Ue, a causa delle opinioni estreme su omosessuali e altre minoranze. Perché, per una parte dei suoi colleghi di raggruppamento, le posizioni di Vannacci un problema lo sono eccome. E in particolare gli azionisti più forti tra i Patrioti, i francesi del Rassemblement National, avevano chiesto al generale prestato alla politica un passo indietro, dal ruolo appena assunto alla vicepresidenza  del gruppo. Dai documenti è ancora vicepresidente.

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