Il fiuto di Aron stana lo spacciatore: marocchino beccato con 191 grammi di cocaina

A Trento: il cane antidroga continuava a segnalare la presenza di sostanza stupefacente nell’appartamento.

Trento – I finanzieri del Comando Provinciale di Trento hanno arrestato un tunisino nella cui abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati complessivi 205 grammi di cocaina e circa 3000,00 euro in contanti.

Una pattuglia dei cinofili del Gruppo della Guardia di Finanza di Trento, in servizio di pattugliamento nella circoscrizione Gardolo a Trento, nella mattinata di ieri, si è accorta di un uomo a bordo di un monopattino elettrico che percorreva le strade con fare talmente guardingo da attirare la loro attenzione.

Nell’immediatezza, le Fiamme Gialle hanno deciso di pedinarlo a debita distanza per controllare i suoi spostamenti, notando così i suoi anomali movimenti e repentini cambi di direzione fino all’arrivo nei pressi di un palazzo.

I finanzieri hanno quindi deciso di identificarlo e sottoporlo a controllo con l’ausilio del cane antidroga Aron, il quale ha segnalato insistentemente lo zaino, che però è risultato vuoto, segno evidente che fosse stato pieno di droga fino a poco prima.

Appreso che il soggetto, un quarantenne di origini marocchine, abitava in un appartamento al piano terra dell’edificio dove si era fermato, vista anche l’insistenza del cane che continuava a segnalare la presenza di sostanza stupefacente, i militari sono entrati nell’abitazione per perquisirla, trovando però all’interno un tunisino di 43 anni.

Eseguito un veloce giro della casa, il cane Aron si è diretto verso un comodino della camera da letto dove dormiva quest’ultimo, al cui interno i finanzieri hanno trovato un calzino contenente ben 191 dosi di cocaina del peso complessivo di 205 grammi, unitamente a denaro contante per circa 3000,00 euro sparso nella casa.

Dopo l’arresto del quarantatreenne tunisino ed il sequestro di quanto rinvenuto, il P.M. di turno esterno della Procura della Repubblica di Trento ha disposto il suo accompagnamento all’interno della Casa Circondariale di Trento.

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