Il figlio della Mantide di Parabiago si pente e chiede scusa in aula: “Sulla morte di Fabio ora dirò la verità”

Igor Benedito al processo per aver partecipato all’omicidio di Ravasio, ex compagno della madre: “Voglio liberarmi di questo peso. Lei ha avuto un ruolo chiave, io volevo proteggerla”.

Busto Arsizio (Va) – “Chiedo scusa a tutti per il male che ho fatto”. Con queste parole, Igor Benedito, figlio di Adilma Pereira Carneiro, ha reso dichiarazioni spontanee durante il processo in corso davanti alla Corte d’Assise di Busto Arsizio, che lo vede imputato, insieme alla madre – la tristemente nota “Mantide di Parabiago” – e ad altre sei persone, per l’omicidio di Fabio Ravasio.

La vicenda risale al 9 agosto 2024, quando Ravasio fu travolto da un’auto a Parabiago (Milano). L’uomo, compagno della 49enne brasiliana, morì sul colpo. Per la Procura si trattò di un omicidio mascherato da incidente, con l’obiettivo di ottenere l’eredità della vittima.

Oggi, Benedito ha ammesso pubblicamente le sue responsabilità e ha parzialmente ritrattato le versioni precedenti, in cui aveva negato il coinvolgimento della madre. “Voglio liberarmi di questo peso. Lei ha avuto un ruolo in questo omicidio, ma io volevo proteggerla”, ha detto in aula.

Benedito è il quinto imputato a chiedere perdono, aggiungendo elementi che rafforzano la ricostruzione dell’accusa. Nei mesi scorsi, anche altri quattro coimputati avevano indicato Adilma Pereira come l’ideatrice del piano. Il processo prosegue. E il momento della verità, ha detto Benedito, “verrà presto”.

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