È il verdetto favorevole della Commissione ricorsi, per il proprietario di una piccola attività di street food italiana. La registrazione del nuovo brand.
Roma – Via libera alla registrazione del marchio “Il boss dei panini” perché non esiste alcun pericolo di confusione o di agganciamento con il noto brand di moda Hugo Boss. Il verdetto favorevole al titolare di un’attività, nata come street food, arriva dalla Commissione ricorsi contro i provvedimenti dell’Ufficio italiano brevetti e marchi (Uibm) che si è espressa su rinvio della Cassazione che, con un’ordinanza del 2023, aveva accolto il ricorso di Hugo Boss affermando la natura forte del marchio. Un contenzioso durato ben 9 anni, non tra due giganti, ma tra un imprenditore del food e il grande colosso della moda. “Il boss dei panini” aveva avuto un primo via libera alla registrazione dalla Commissione ricorsi.
Ma poi era arrivato lo stop dalla Cassazione che aveva accolto le tesi della casa di moda tedesca, fondata da Hugo Ferdinand Boss. Un marchio, ad avviso degli ermellini, che contiene un patronimico, da considerare quindi forte, la cui tutela non poteva essere esclusa solo perché il termine è di uso comune. Per la Suprema corte, le considerazioni che andavano valutate si basavano sui possibili vantaggi senza giusto motivo che il marchio successivo, Il boss dei panini, avrebbe acquisito indebitamente dal carattere distintivo e dalla rinomanza del marchio anteriore, Hugo Boss. La questione è stata comunque ritenuta di competenza della Commissione dei Ricorsi, come riportato dal Sole 24 Ore.
Per la Commissione, il marchio posteriore, anche se rivalutato alla luce dei principi dettati dalla Cassazione “resiste sia al denunciato rischio confusorio, sia a quello di agganciamento, in quanto il termine boss, circoscritto dall’articolo determinativo e dall’espressione ‘dei panini’, non risulta minimamente apprezzabile al marchio patronimico di cui è titolare Hugo Boss Trade Mark Management GMBH & COM”. E ancora, la Commissione esclude anche che il consumatore medio possa pensare che i prodotti del “boss dei panini” siano gli stessi indicati dal marchio Hugo Boss “peraltro molto conosciuto nel settore dell’abbigliamento di un certo livello e quindi ragionevolmente percepita lontana dal mondo frugale dei consumatori dei panini”. Anche il rischio di confusione e agganciamento fugato è stato smentito, grazie alla dimostrazione dell’ampio uso che la parola boss ha in tv e in rete: come il “boss delle cerimonie”, il “boss delle torte”.