Villa Verucchio, la scena ripresa da un testimone con il telefonino. L’egiziano risponde al carabiniere in arabo. Il materiale è in mano alla Procura.
Rimini – “Fermati! Vuoi proprio morire?”. A una settimana dalla morte di Muhammad Abdallah Abd Hamid Satta, il 23enne egiziano ucciso a Villa Verucchio (Rimini) la notte di Capodanno, è stato diffuso il contenuto di un audio estrapolato dal video ripreso da un testimone. Il filmato, ora in possesso della Procura, immortala i drammatici istanti in cui il comandante dei carabinieri Luciano Masini cercava di fermare il giovane, che avanzava verso di lui brandendo un coltello.
Nel video si sente Masini gridare: «Fermati, ma cosa stai facendo? Fermati, basta… ma vuoi proprio morire? Fermati per favore». Nonostante i ripetuti avvertimenti, Satta avrebbe continuato ad avanzare, pronunciando frasi in arabo riferite al suo credo religioso, fino a ridurre la distanza tra sé e il carabiniere a soli 80 centimetri. A quel punto, Masini avrebbe esploso cinque colpi di arma da fuoco, raggiungendo Satta al torace e causandone la morte.
Masini, istruttore di tiro, è ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Secondo gli inquirenti, l’intervento era stato preceduto da un’escalation di violenze: quella stessa sera, Satta aveva accoltellato quattro persone nei pressi di un distributore di sigarette, ferendo gravemente due giovani di 18 anni e una coppia di turisti romani. Tutte le vittime hanno riportato ferite d’arma da taglio al volto, alla schiena e all’addome.
Una delle vittime, un diciottenne, ha raccontato: «L’assalitore mi ha colpito alle spalle. Gli ho fatto segno che gli avrei dato tutti i miei soldi, ma non si fermava, voleva uccidermi».
All’indomani della tragedia, nella casa del 23enne sono state trovate confezioni di psicofarmaci. Satta, regolare sul territorio italiano, aveva ottenuto la protezione internazionale nel 2022 e risultava in cura presso un medico. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire se soffrisse di disturbi psichiatrici. I familiari di Satta, rappresentati dall’avvocato Alvaro Rinaldi, hanno richiesto ulteriori accertamenti per fare luce sull’accaduto. La salma sarà riportata in Egitto, nel villaggio natale vicino al Cairo, per la sepoltura.
E mentre si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà per il comandante dei carabinieri Luciano Masini, conosciuto e stimato da tutti a Verucchio, la Procura sta acquisendo altri video girati da testimoni per ricostruire con precisione i fatti e comprendere le dinamiche che hanno portato alla sparatoria. Intanto, le condizioni delle vittime ferite stanno migliorando.