Per i Vigili del Fuoco le fiamme sono divampate da un materasso in una cella al secondo piano e il fumo denso ne ha invaso altre tre.
Milano – Non c’è pace tra le mura del carcere minorile milanese Beccaria. Dopo le polemiche sui soprusi ai detenuti e il personale inviato dal ministero della Giustizia – oltre l’inchiesta penale aperta – l’istituto è stato al centro di una nottata d’inferno. A raccontare la dinamica dei fatti accaduti è Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “C’è stata una rivolta che ha coinvolto molti detenuti”, spiega “Alcuni di loro dopo la mezzanotte, hanno dato fuoco ai suppellettili della cella e, una volta usciti, hanno devastato tutto buttando giù blindi e spaccato finestre”.
Al Beccaria, precisa Greco, erano presenti solo 4 unità di Polizia Penitenziaria e sono stati richiamati in servizio alcuni agenti per ripristinare l’ordine e la sicurezza dell’istituto minorile. Sono intervenuti i pompieri e altre forze di Polizia. Una devastazione completa e, fortunatamente, non ci sono feriti né tra i minori e né tra il personale di Polizia Penitenziaria. Il tutto sembrerebbe nato per futili motivi. Attualmente i minori sono ristretti in celle senza blindo e sembra che tutti i detenuti maggiorenni presenti al Beccaria saranno trasferiti”.
Secondo i Vigili del Fuoco le fiamme sono divampate da un materasso in una cella al secondo piano e il fumo denso ne ha invaso altre tre. Per spegnere le fiamme ci sono volute oltre tre ore di lavoro. L’incendio è scoppiato intorno alle 2 e parte dei detenuti è stata fatta uscire dallo stabile per ragioni di sicurezza. Le quattro squadre di vigili hanno finito il loro lavoro intorno alle 5. Per Donato Capece, segretario generale Sappe, “da anni, specie da quando la politica ha deciso che anche i maggiorenni fino a 25 anni possono essere ristretti nelle carceri minorili, abbiamo chiesto inutilmente ai vertici del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile”.
Popolazione, fa notare Capece, che “è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere ristretti. La realtà detentiva minorile italiana, come denuncia sistematicamente il Sappe, è più complessa e problematica di quello che si immagina”. Il carcere Beccaria di Milano inoltre, è da tempo al centro dell’attenzione per soprusi ai danni di detenuti per i quali è stata aperta un inchiesta che ha visto anche degli arresti di agenti della Polizia penitenziaria mentre il Natale del 2022 fu teatro di una rocambolesca evasione durante la quale fuggirono in sette, tutti rientrati o catturati.