Il caldo non ferma il maniaco: una città nel terrore

Si muove nei quartieri periferici del capoluogo sardo inseguendo le ragazze ed esibendosi in atti osceni. Oltre alla paura si insinuano dubbi che l’uomo sia lo stesso che ha agito durante Ateneika, la tradizionale festa sportiva degli universitari cagliaritani. Indagini a 360 gradi.

Cagliari – Con l’aiuto della confusione che si crea durante questi eventi l’uomo, non ancora identificato, aveva palpeggiato indisturbato diverse ragazze. Nell’adiacente quartiere universitario di Is Mirrionis sono stati affissi cartelli di minaccia nei confronti dello sconosciuto. Numerose le denunce sull’attività recente del maniaco.

L’uomo terrorizzerebbe le giovani donne sole che rientrano a casa o portano a passeggio il cane. La sua presenza passa inosservata perché l’energumeno in un primo tempo osserva le vittime di turno poi le pedina e, non appena c’è l’occasione giusta, palpeggia le ragazze o compie gesti volgari esibendo i genitali. La “tattica” dello sconosciuto era già stata segnalata mesi fa in diverse zone della città ma pare che l’esibizionista con le mani lunghe, dopo un’interruzione, abbia ripreso la sua cosiddetta “attività”. Il molestatore si sposta di quartiere scegliendo le vie meno trafficate.

Un manifesto affisso per le vie di Cagliari che avverte del pericolo.

Qualche sera fa una giovanissima ragazza è stata approcciata dall’uomo mentre faceva rientro a casa dopo una serata trascorsa con gli amici. Accortasi della presenza del pedinatore la vittima si è affrettata fino al portone del palazzo in cui vive ed è riuscita a dileguarsi chiudendo il portone dietro di sé. Alcuni testimoni, accortisi che la ragazza era riuscita a sfuggire, hanno controllato le mosse successive dell’uomo che si è prontamente nascosto tra i cespugli, e si è poi dileguato.

Intanto le zone della città in cui è stata avvistata la presenza del maniaco è in allarme, creando una obbligata seppur volontaria restrizione negli spostamenti delle donne. Tra i vari residenti di alcuni quartieri si sta facendo strada l’idea di installare delle telecamere per proteggere le eventuali vittime.

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