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Il calcio è una malattia. Un dipendente pubblico la prende troppo alla lettera

Il calcio è una passione per molti italiani, si sa. Alcuni però esagerano. Come un dipendente di una società pubblica che si è messo in malattia al fine di andare all’estero e seguire la sua squadra del cuore in una partita di coppa.

Rieti – Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Rieti ha concluso un’attività di indagine d’iniziativa in materia di legalità nella Pubblica Amministrazione, all’esito della quale è stato accertato che un lavoratore dipendente di una società a partecipazione pubblica, esercente un servizio di pubblica utilità, pur risultando assente dal servizio per malattia, si era recato all’estero per assistere ad una partita di calcio della squadra del cuore impegnata nelle coppe europee.

L’infedele lavoratore veniva così deferito alla locale A.G. per violazione agli artt. 48, 61 n. 2), 479 e 640 commi 1 e 2 n. (1) del Codice Penale. Le successive indagini delegate, svolte confrontando l’esito dell’esame dei tabulati telefonici dell’utenza mobile in uso al soggetto denunciato, le liste di imbarco dei voli da e verso il paese estero in cui lo stesso si era recato nonché l’elenco degli acquirenti dei ticket per assistere all’evento calcistico internazionale, consentivano di confermare, ed anzi rafforzare, l’esistenza di fattispecie delittuose a carico del dipendente infedele, individuando, quale parte offesa dal reato, la Società Pubblica che aveva retribuito allo stesso le giornate di “assenza per malattia”.

Trattandosi di una società a partecipazione pubblica esercente un servizio di pubblico interesse, si è ipotizzato il reato di truffa aggravata e quello di falso per induzione nell’emissione della certificazione per malattia. Al termine delle indagini di polizia giudiziaria, la Procura della Repubblica reatina, ha ritenuto che gli elementi acquisiti fossero sufficienti per l’emissione di un avviso di conclusione delle Indagini con contestuale Informazione di Garanzia e di Difesa nei confronti del dipendente infedele.

L’operazione si inquadra nel più ampio dispositivo messo in atto dalla Guardia di Finanza a tutela della legalità nei luoghi di lavoro pubblici, quale testimonianza del quotidiano impegno delle Fiamme Gialle nel contrasto di fenomeni illeciti a danno della Pubblica Amministrazione, a salvaguardia degli interessi della collettività.

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